MUTUI: crollo delle surroghe (-61,9%), con una dinamica delle nuove richieste sostanzialmente stabile

Andamento mutui

I primi 9 mesi dell’anno confermano un quadro a luci e ombre relativamente alla domanda di credito da parte delle famiglie italiane, condizionante da una situazione di perdurante incertezza causata dal conflitto in Ucraina e dal rialzo dei tassi e dell’inflazione.

Nello specifico, secondo l’ultima analisi del Barometro CRIF (il Sistema di Informazioni Creditizie EURISC), l’andamento delle richieste di mutui immobiliari e surroghe, dall’inizio dell’anno, registra una contrazione complessiva del -22,6% rispetto ai primi nove mesi del 2021 (-25,5% la flessione nel mese di settembre).

Ma va rimarcato come la performance negativa del comparto sia ascrivibile al crollo verticale delle surroghe che, secondo l’ultima rilevazione prodotta da CRIF, sono diminuite del -61,9% rispetto al 2021 e ormai spigano poco più dell’8,5% del totale.

I nuovi mutui, invece, restano sostanzialmente stabili rispetto alla corrispondente rilevazione, tanto che a livello di erogazioni il calo si attesta a un modesto -1,7%.
In compenso, nei primi 9 mesi del 2022 l’importo medio dei mutui richiesti è cresciuto del +4,7% rispetto al corrispondente periodo 2021, attestandosi a 144.658 Euro.

Va anche sottolineato che, in questi primi 9 mesi dell’anno, il 35,6% delle richieste sia stato presentato da giovani under 35.
Anche se la vivacità di questo segmento si sta velocemente attenuando dal momento che il rialzo dei tassi ha reso progressivamente meno conveniente l’offerta di mutui giovani a tasso fisso garantiti dal Fondo di Garanzia Consap.

Questo segmento resta comunque di grande importanza, seppur con intensità differenti nelle diverse regioni del Paese.
In particolare, per questa fascia di utenti si rileva una maggiore propensione all’acquisto di un’abitazione con il supporto di un mutuo nelle regioni del Nord-Ovest, dove gli under 35 rappresentano ben il 39% del totale, mentre all’estremo opposto troviamo il Centro Italia con il 27%.
In posizione intermedia il Nord-Est (32%) e il Sud (29%).

In generale le preferenze dei giovani si concentrano nei comuni minori e in strutture condominiali, nell’80% dei casi.
Inoltre, i più giovani sono maggiormente orientati ad acquistare case nuove o ristrutturate, con queste ultime che rappresentano il 25% dei casi, mentre sul fronte energetico cresce la sensibilità verso soluzioni abitative in Classe A, che per gli under 35 rappresentano il 10% del totale.


Fonte: CRIF – 8 ottobre 2022