MUTUI: le aspettative sull’andamento, dopo l’estate

Probabile stop ai rialzi dei tassi per il prossimo futuro, già evidente dopo la prima parte dell’anno che ha fatto segnare in estate i primi cali dei valori.
A riservare qualche sorpresa potrebbero essere, invece, gli stessi Istituti di credito che stanno aumentando lo spread.

Che i mutui per l’acquisto delle case abbiano subìto piccoli rialzi con la ripresa delle attività, dopo la prima ondata di pandemia, è cosa nota.
A farne le spese è stato soprattutto il tasso fisso, che dopo un anno di valori ai minimi storici ha visto lievi rialzi per tutta la prima parte del 2021.

Ma quando si parla di tassi dei mutui, è necessario capirne la composizione e l’origine degli aumenti.
Sono due i fattori che determinano il tasso di interesse di un finanziamento: l’Eurirs o l’Euribor, a seconda che si tratti di un tasso variabile o di un tasso fisso, e lo spread.
Le due “gambe” del tasso di interesse del mutuo, possono muoversi in maniera indipendente e determinare un rialzo o una flessione dei tassi.

Tutto questo per arrivare a capire che nella prima parte del 2021, a determinare la variazione dei tassi fissi, è stato il tasso interbancario (l’Eurirs a 20 anni è passato da 0 a 0,3%), mentre a far oscillare leggermente al rialzo i tassi variabili è stato lo spread deciso dalle banche.
In sostanza, su un tasso che continuava a rendere molto poco, perché fermo su valori ampiamente sotto lo zero (quello a 1 mese ha raggiunto il minimo record a -0,5%), le banche hanno dovuto rincarare lo spread, il margine lordo definito per l’operazione di finanziamento.

Di fatto da inizio anno il costo dei mutui a tasso fisso è salito di circa 30 punti base (100 bp=1%, quindi di circa lo 0,3%), mentre i tassi variabili hanno segnato rialzi medi per 15 punti base (0,15%).

Le previsioni per la seconda metà dell’anno:
Per chi avesse intenzione di acquistare casa con un mutuo le previsioni sembrano essere buone, con un assestamento dei tassi e la promessa di politiche accomodanti da parte della Bce, che prospetta tassi di interesse al livello attuale, o ancora più bassi se necessario.

Stop dunque ai rialzi per il prossimo futuro, già evidente dopo la prima parte dell’anno che ha fatto segnare in estate i primi cali dei valori.
A riservare qualche sorpresa potrebbero invece essere gli stessi Istituti di credito, che stanno aumentando lo spread.

D’altronde il costo dei mutui non potrà continuare ancora a lungo su questi valori così bassi e dovrà prima o poi fare i conti con la ripresa dell’inflazione e le logiche dell’economia, che faranno tornare i tassi a livelli decisamente più alti rispetto alle anomalie degli ultimi anni.

Cosa fare per approfittare ancora dei tassi bassi:
Scegliere adesso un mutuo vuol dire approfittare di condizioni che, sembra chiaro, difficilmente si riproporranno in futuro.
In pratica, tuttavia, occorre valutare i tempi di definizione di un’istruttoria e assicurarsi che le condizioni pattuite a oggi siano “congelate” per un periodo sufficiente da poter arrivare al rogito con gli stessi tassi fissati il giorno della stipula.


Fonte: mutuionline.it – 23 agosto 2021