MUTUI: le previsioni per il 2019

Chi sta per accendere un mutuo o ha in mente di trasferirne uno già esistente, è ancora in tempo per realizzare le sue intenzioni, visto che il giudizio degli esperti sottolinei che i tassi restino ancora molto convenienti.
Questo a parere di MutuiOnline S.p.A., primo “broker” di mutui in Italia.

Così, non è cosa rara strappare dall’1,20% all’1,50% per un tasso fisso a 20 anni e dall’1,90% al 2,00% per un tasso fisso a 30 anni. Allo stesso modo, non è raro portarsi a casa dallo 0,40% allo 0,60% per un mutuo a tasso variabile.

Più difficile è fare previsioni a lungo termine, ma quelle a breve e medio termine danno quasi per certo ancora un periodo di tassi bassi fino a metà anno, senza escludere che questa congiuntura favorevole si protragga ancora fino alla fine dell’anno.

Sarà ancora una corsa al tasso fisso?
La risposta è probabilmente sì, ma “le incertezze delineatesi alla fine dell’anno alla luce dei movimenti dello spread, che lasciavano prefigurare dei rincari nelle rate e suscitavano dubbi sul futuro dei tassi dei mutui nel nostro Paese, si sono attenuate”, sostiene il direttore marketing di MutuiOnline Roberto Anedda.
E a giocare a favore della scelta del tasso fisso c’è anche una componente di ordine psicologico, rassicurante sul futuro e comunque dettata dalla reale convenienza di mutui che mantengono tassi anche sotto il 2%.
Non dimentichiamo che secondo l’Osservatorio MutuiOnline.it il 2018 si è chiuso con valori di erogato di finanziamenti a tasso fisso molto vicini al 90%, dato record mai registrato prima.

Il peso delle surroghe:
È stato un anno troppo ballerino per sbilanciarsi.
Perché se nel 2018 le cose stavano andando secondo previsioni, con un calo organico delle surroghe sui nuovi mutui, incredibilmente l’incertezza legata all’impennata dello spread, l’attesa fine del Quantitative easing e l’aumento del costo del denaro da parte della Bce che invece non c’è stato, hanno fatto tornare il livello delle richieste ai due anni precedenti.
Adesso gran parte delle operazioni di sostituzione del mutuo sono state smaltite, ma le surroghe continuano a essere convenienti e questo apre un mercato sempre in attivo.

Come reagiranno le banche?
Le tensioni sullo spread hanno portato in molti casi le banche ad aumentare i tassi di 30, 40 centesimi, tanto che alla fine a decidere la differenza di costo dei finanziamenti per la casa non sono stati tanto i valori dei tassi di interesse dettati dall’Europa, che hanno registrato correttivi minimi, quanto proprio l’atteggiamento di difesa della banche.
Allo stato attuale tuttavia anche questa emergenza sembra rientrata e le banche hanno congelato gli aumenti, garantendo così tassi ancora appetibili.
A questo si aggiunga il graduale ma continuo trend di riduzione della rischiosità del credito (i cosiddetti crediti in sofferenza) che da una parte sollevano le banche, dall’altra inducono ad adottare un atteggiamento più prudenziale nei confronti del credito concesso.

Quanto costa un mutuo adesso?
Nella sezione mutuo migliore del giorno, il giorno 5 febbraio a vincere tanto nel tasso fisso quanto nel tasso variabile è Credem Banca.
Il suo Mutuo Tasso Fisso ha una rata di 347,04 Euro, un Tasso fisso dell’1,54% e un Taeg dell’1,86%, mentre per l’istruttoria e la perizia si spende rispettivamente 1.200,00 e 280,00 Euro (simulazione effettuata su un impiegato di 35 anni residente a Milano, importo mutuo 100.000 euro, valore immobile 200.000 Euro, durata mutuo 30 anni).

Allo stesso modo, il tasso variabile di Credem Banca prevede una rata di 294,35 Euro al mese con un Tan dello 0,39% e un Taeg dello 0,69%. Le spese di perizia sono di 280,00 Euro, quelle di istruttoria sempre 1.200,00 Euro.

Fonte: mutuionline.it – 6 febbraio 2019