Mutui: rilevanza delle surroghe, con attenzione allo spread

Rappresentazione grafica dell'analisi dell'andamento dei Mutui, con rilevanza delle surroghe e attenzione allo spread

Il 2023 ha segnato un significativo ritorno delle surroghe.
Strumento fondamentale per chi ha un mutuo a tasso variabile e ha dovuto affrontare aumenti delle rate fino al 60%.

L’emergenza legata ai tassi variabili non si è, ad oggi, ancora risolta completamente.
Ma ci sono segnali di un possibile ritorno alla normalità, con tassi variabili che potrebbero allinearsi a quelli fissi, grazie al primo abbassamento dei tassi deciso dalla BCE il 6 giugno scorso.


Predominanza del tasso fisso:

In un contesto in cui i tassi variabili sono diventati più onerosi, il tasso fisso ha preso il sopravvento nel mercato, rappresentando la quasi totalità delle richieste.
Tuttavia, a contribuire alla crescita del mercato dei mutui, nel secondo trimestre dell’anno, sono state principalmente le surroghe, che costituiscono il 33,6% del mix.

Con un incremento del +8% rispetto all’anno precedente e del +52% rispetto al 2022.

Cos’è la Surroga?

La surroga permette di trasferire un finanziamento in corso a una nuova banca che offre condizioni più vantaggiose, come tassi più bassi o una durata maggiore, per ridurre ulteriormente l’importo della rata.

Tuttavia quando si valuta la possibilità di surrogare un mutuo, il primo parametro da considerare è lo spread, ovvero la commissione che la banca applica per la concessione del prestito.
Secondo MutuiOnline.it, in vista di futuri abbassamenti dei tassi da parte della BCE, considerare un tasso variabile a condizioni più favorevoli potrebbe rivelarsi una strategia vantaggiosa per sfruttare eventuali ribassi futuri.

Scegliere il mutuo giusto: fisso o variabile?

La scelta tra un mutuo a tasso fisso o variabile dipende da diversi fattori, tra cui la propria propensione al rischio, l’andamento previsto dei tassi d’interesse e la situazione finanziaria personale.

  • Tasso fisso: offre stabilità e tranquillità, con rate mensili sempre uguali per tutta la durata del mutuo. È la scelta ideale per chi teme rialzi dei tassi d’interesse o desidera una rata mensile prevedibile.
  • Tasso variabile: permette di beneficiare di tassi d’interesse potenzialmente più bassi rispetto al fisso, soprattutto se si prevede un calo dei tassi nel medio-lungo periodo.
    Tuttavia, espone al rischio di rialzi dei tassi, con conseguenti aumenti delle rate mensili.

In definitiva, la decisione su quale tipo di mutuo scegliere spetta al singolo individuo, valutando attentamente le proprie esigenze ed aspettative.


Fonte: Mutuionline.it – 22 luglio 2024

BCE: alcuni segnali positivi relativi alla domanda e offerta di mutui, nel secondo trimestre 2024