BANCA D’ITALIA: lieve stretta sui criteri di concessione dei mutui, ma tassi in calo nel primo trimestre 2025

BANCA D’ITALIA: lieve stretta sui criteri di concessione dei mutui, ma tassi in calo nel primo trimestre 2025

L’indagine sul credito bancario della Banca d’Italia relativa al primo trimestre del 2025, offre uno spaccato interessante sull’andamento del mercato dei mutui destinati alle famiglie per l’acquisto della casa.

Emergono, infatti, tendenze contrastanti tra i criteri di concessione e le condizioni economiche applicate dai tredici gruppi bancari italiani che hanno partecipato alla survey condotta a livello dell’area euro dalla Banca Centrale Europea.

Criteri di offerta:

Nel periodo gennaio-marzo 2025, le banche italiane hanno adottato un approccio leggermente più restrittivo nella concessione di prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni.
Questo lieve irrigidimento nei criteri di offerta, segnala una maggiore cautela da parte degli Istituti di credito nel valutare le richieste presentate.

Tuttavia, per il trimestre in corso (aprile-giugno 2025), le previsioni indicano una sostanziale stabilità e non dovrebbero esserci significativi ulteriori irrigidimenti.

Termini e condizioni più favorevoli:

Nonostante la maggiore prudenza nella concessione del credito, i termini e le condizioni generali applicati ai mutui per l’acquisto di abitazioni sono migliorati nel primo trimestre.
Le banche, infatti, hanno reso i finanziamenti più vantaggiosi attraverso una riduzione dei tassi di interesse praticati.

Questo è stato possibile, anche grazie ad una diminuzione dei margini applicati dalle banche sui prestiti considerati meno rischiosi.

Domanda di mutui in crescita:

Sul fronte della domanda, il primo trimestre del 2025 ha visto un aumento delle richieste di mutui da parte delle famiglie italiane.
Questo incremento suggerisce un rinnovato interesse verso l’acquisto immobiliare, nonostante il contesto economico generale.

Tra i fattori che tipicamente influenzano la domanda di mutui, si possono considerare:

  • Le prospettive del mercato immobiliare residenziale.
  • Il livello generale dei tassi di interesse.
  • La fiducia dei consumatori.
  • La disponibilità di risparmio personale (autofinanziamento).

Per il secondo trimestre del 2025, tuttavia, le banche interpellate prevedono una fase di stabilizzazione, senza significative variazioni nella domanda di mutui da parte delle famiglie.

Qualità del credito e criteri di concessione:

Un dato rilevante emerso dall’indagine è che, nel primo trimestre del 2025, né l’incidenza dei crediti deteriorati (NPL) né altri indicatori sullo stato di salute dei prestiti, hanno influenzato le politiche di offerta delle banche.
Soprattutto per i mutui destinati all’acquisto di abitazioni.

Questo indica che la lieve restrizione nei criteri di concessione osservata nel periodo, non è stata determinata da preoccupazioni legate alla performance del portafoglio mutui esistente.

Sintesi e prospettive:

Nel primo trimestre del 2025, nonostante un leggero irrigidimento dei criteri di offerta, la domanda di mutui da parte delle famiglie è aumentata.
Le condizioni generali per i mutui sono migliorate grazie alla riduzione dei tassi di interesse e, per il secondo trimestre del 2025, si prevede stabilità sia nei criteri di offerta che nel volume delle richieste.

Come premesso, la qualità del credito non ha influenzato l’offerta di mutui nel primo trimestre e non si prevede possa avere un impatto nel secondo.

Fonte: BANCA D’ITALIA – 15 aprile 2025

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