MUTUI: ad aprile 2024, tassi in diminuzione, durata media di circa 24 anni e rilevante numero di surroghe

Immagine di un panel con dati e grafici che riassume i tassi di interesse praticati sui mutui ad aprile 2024

L’ultimo Osservatorio mensile di MutuiOnline.it segnala che anche i finanziamenti a tasso variabile vedono una diminuzione dei tassi, dopo il trend già in atto per quelli a tasso fisso.
Dunque, in attesa che la Bce avvii l’allentamento monetario (molto probabilmente tra giugno e luglio), il mercato si muove con decisione in quella direzione, facendo ben sperare per la ripresa delle erogazioni e delle compravendite.

Se si guarda ai tassi relativi alle richieste di mutui a 20 e 30 anni, ad aprile 2024 emerge una grande novità: il TAN medio del variabile scende al 4,96% (dal 5,11% di marzo), con il tasso migliore che si attesta invece al 4,69%.
Quanto al fisso, il TAN medio scende al 3,18% (dal 3,20%).

Per fare un raffronto, a ottobre scorso era stata raggiunta quota 3,89%, con una diminuzione in sei mesi di ben 71 punti base.
Quanto alle migliori condizioni di mercato, viene confermato il 2,90% di febbraio e marzo, ma su questo fronte obiettivamente non vi sono grandi spazi di ulteriore riduzione, date le condizioni di fondo.

La differenza di costo spiega l’assoluto dominio dei mutui a tasso fisso, che nelle rilevazioni di aprile ammontano al 98,9% delle richieste totali.
Con il variabile che ormai ha un peso del tutto marginale, ben al di sotto di una domanda su cento.


Motivazioni delle richieste di mutuo:
Conferme arrivano, invece, dalla statistica relativa alle motivazioni che sono alla base delle richieste di mutuo.
La prima casa resta sostanzialmente stabile poco sopra il 56% delle domande complessive, con la seconda casa che cresce leggermente (al 7,2%, dal 6,1%) e le surroghe in leggero calo, ma comunque su un livello considerevole (33,5%).
Segno evidente del fatto che, la discesa dei tassi nel corso degli ultimi mesi, consente a molti mutuatari di rottamare il vecchio contratto, per sottoscriverne uno nuovo.


Durata media: stesso discorso per la durata, con le richieste a 23,9 anni di media, sostanzialmente in linea con i 24,1 anni del primo trimestre 2024.
Lo storico di queste rilevazioni indica che variazioni di questa portata sono troppo contenute per poter tirare delle conclusioni, con la durata che è peraltro uno dei parametri che tende a registrare oscillazioni minori nel corso del tempo.


Aumenta il potere contrattuale degli acquirenti:
A dispetto della frenata che ha caratterizzato le compravendite, i prezzi delle abitazioni nel corso del 2023 hanno registrato solo una limatura verso il basso, seguiti da un rialzo nei primi mesi di quest’anno, quando l’avvio dell’allentamento monetario sembrava a un passo.
La frenata da parte della Bce prima, e l’accordo comunitario sulla Direttiva Case Green poi, hanno tuttavia raffreddato un po’ il mercato, almeno relativamente alle abitazioni più energivore.

Sul mercato si comincia a scontare l’impatto della normativa comunitaria, con i mutui green che offrono uno sconto importante rispetto a quelli tradizionali.
Tra le offerte, il tasso migliore per abitazioni a basso consumo energetico (oppure oggetto di ristrutturazione finalizzata a migliorare l’efficienza sotto questo profilo) è dell’1,99% secondo lo stesso Mutuionline.


Prezzo degli immobili oggetto di mutuo: nel mese di aprile i prezzi degli immobili (relativamente a quelli accompagnati da richiesta di finanziamento su MutuiOnline.it) sono calati del -4,6% rispetto al primo trimestre, mentre l’importo medio dei mutui richiesti è sceso del -3,1%, attestandosi a 138.363 euro.


Loan to value: il rapporto tra il valore del mutuo e il prezzo di acquisto, rimane sostanzialmente stabile poco sopra i due-terzi del totale, che costituisce sostanzialmente il limite di sostenibilità per non creare eccessiva pressione sui mutuatari.


Momento della richiesta di mutuo:
In che momento avviene la richiesta di finanziamento? A questa domanda l’Osservatorio di MutuiOnline.it risponde rilevando che, in poco meno della metà dei casi, succede una volta che è stato individuato l’immobile, mentre in un quarto dei casi si aspetta la proposta d’acquisto.

In meno di un caso su cinque si attende, invece, addirittura la firma del compromesso e nell’8,8% dei casi ci si attiva con largo anticipo, ovvero durante la fase di ricerca dell’immobile.


Fonte: mutuionline.it – 23 maggio 2024