Mutui: tassi di interesse in calo, aumento delle surroghe (+57,5%), giovani sempre più protagonisti

Immagine relativa all'analisi dell'andamento dei Mutui a ottobre 2024

A ottobre 2024, i migliori tassi sul mercato hanno toccato i livelli più bassi dell’ultimo anno.
Il tasso fisso, infatti, è sceso al 2,55% e il tasso variabile al 3,68%, rispetto ai valori di novembre 2023, quando si attestavano rispettivamente al 3,05% e al 4,64%.

Secondo l’Osservatorio di MutuiOnline.it, questa parabola discendente dei tassi ha incentivato un numero crescente di mutuatari a ricorrere alla surroga, per ridurre i costi mensili e migliorare la gestione economica, alleggerendo la pressione sui bilanci familiari.

Surroghe in forte crescita | dati e trend:
Con la riduzione dei tassi di interesse, la surroga del mutuo si conferma una soluzione vantaggiosa per risparmiare sulla rata mensile.
Le motivazioni principali includono il passaggio da un tasso variabile a uno fisso, che offre maggiore stabilità, o l’allungamento della durata del piano di ammortamento per ridurre l’importo della rata mensile.

Le richieste di surroga hanno registrato, infatti, un’impennata significativa nell’ultimo anno e se nel quarto trimestre del 2023 rappresentavano il 22,6% delle richieste totali, nel quarto trimestre del 2024 sono salite al 35,6% (+57,5%).
Oltre una richiesta su tre riguarda oggi, quindi, la portabilità del mutuo, segnando un aumento notevole e confermando l’interesse dei consumatori per questa opportunità di risparmio.

Erogazioni in crescita | un incremento a doppia cifra:
Nel 2023, il contesto creditizio era caratterizzato da una forte restrizione delle banche, influenzate dalla politica monetaria rigorosa della BCE.
Questo approccio aveva l’obiettivo di contrastare un’inflazione lontana dall’obiettivo del 2% fissato per l’Eurozona, portando a una limitata concessione di finanziamenti.

Con il cambio di rotta della BCE nel 2024, il panorama creditizio ha mutato radicalmente e la maggiore flessibilità nella politica monetaria ha spinto le banche ad allentare i cordoni della borsa, favorendo un aumento in doppia cifra delle erogazioni concesse e soddisfacendo un numero più ampio di richieste.

Tasso fisso ai minimi storici | nuove opportunità per i mutuatari:
Con il tasso fisso vicino ai minimi e un Euribor a 3 mesi stabile poco sopra il 3%, le condizioni di mercato sono sempre più favorevoli e, secondo le curve forward, l’Euribor potrebbe scendere ulteriormente, raggiungendo il 2% entro ottobre 2025.
Questa prospettiva incoraggia non solo i mutuatari, ma anche le banche, che mostrano un rinnovato interesse nell’erogare finanziamenti.

Maggiore inclusività nel credito:
Un elemento particolarmente significativo è l’apertura degli istituti di credito verso categorie tradizionalmente svantaggiate, come i lavoratori autonomi e quelli con contratti a tempo determinato.
Questa maggiore inclusività rappresenta un segnale positivo per il sistema bancario e per i piccoli risparmiatori che, in passato, incontravano maggiori difficoltà ad accedere al credito.

Mutui in crescita al Sud e nelle Isole:
L’analisi del quarto trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 evidenzia un aumento delle richieste di mutuo nelle regioni del Centro-Sud e nelle Isole, complice un rapporto più favorevole tra domanda e offerta di finanziamenti:

  • Centro Italia: le richieste sono salite al 34,2% del totale, rispetto al 33,7% dell’anno precedente.
  • Sud Italia: l’incidenza è cresciuta al 12,7%, dall’11,7% precedente.
  • Isole: la quota è aumentata al 6,9%, dal 5,8%.

Questo trend riflette una strategia degli istituti di credito mirata a rafforzare la loro presenza in aree con una penetrazione bancaria tradizionalmente più bassa.

Giovani sempre più protagonisti del mercato dei mutui:
Anche la distribuzione delle richieste di mutuo per fascia d’età evidenzia dinamiche interessanti, segno che i giovani sono sempre più attivi nel mercato immobiliare, spinti da condizioni di accesso al credito più favorevoli:

  • 26-35 anni: la quota è aumentata dal 34% al 35,6%.
  • 36-45 anni: le richieste sono salite dal 33,8% al 34,8%.

Al contrario, si registra un calo nelle fasce di età superiori, con richieste di mutuo in diminuzione per chi ha tra i 46 e i 55 anni e per gli over 56.


Fonte: Mutuionline.it – 1 dicembre 2024

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