Valore medio delle case oggetto di richiesta di mutuo, in calo tendenziale del 5,4% nel quarto trimestre del 2020

La casa è da sempre un bene rifugio per gli italiani, ma la pandemia sembra averne intaccato il valore o, quantomeno, la capacità di spesa degli aspiranti mutuatari.

Secondo l’analisi, realizzata su un campione di oltre 80.000 pratiche di richieste di mutuo raccolte da Facile.it e Mutui.it tra gennaio 2019 e dicembre 2020, nel corso del quarto trimestre 2020 il valore medio degli immobili che gli italiani hanno cercato di acquistare è diminuito del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, stabilizzandosi a 192.985 euro.

Dato preoccupante, se si considera che il 2020 era iniziato positivamente e il crollo si è registrato soprattutto a partire dalla seconda metà dell’anno.

Nello specifico, il primo e secondo trimestre 2020 si sono chiusi con aumenti nel valore medio degli immobili oggetti di mutuo, rispettivamente, dello 0,4% e dell’1,8% annui, mentre il brusco calo si è verificato nel terzo trimestre (-2,9%) e, soprattutto, nel quarto – quello caratterizzato dal secondo lockdown e relative restrizioni – quando si è registrato un pesantissimo -5,4%.

«Il calo del valore degli immobili oggetto di compravendita è legato a diversi fattori, ma due in particolare hanno avuto un ruolo importante»,

spiega Ivano Cresto, responsabile BU mutui di Facile.it

«Da un lato, la decisione di molti proprietari di mettere in vendita immobili prima destinati all’affitto di studenti, turisti e viaggiatori d’affari, dall’altro il rallentamento delle transazioni, causato in parte dalle limitazioni imposte con il lockdown, in parte dalla situazione di incertezza economica.
Condizioni che hanno portato ad un aumento dello stock di case di piccolo taglio disponibili sul mercato e, con esso, ad un calo generalizzato del valore medio».

Un bilancio 2020 in chiaroscuro:
Eppure, come detto, il 2020 era iniziato con un aumento del valore medio degli immobili che gli italiani hanno cercato di acquistare tramite finanziamento.
La brusca discesa degli ultimi mesi, però, ha portato a chiudere l’anno, rispetto al precedente, con un -1,4% nel valore medio degli immobili oggetto di richiesta di mutuo, elemento poco rassicurante da tenere in considerazione soprattutto alla luce del fatto che il 2021, almeno per buona parte, sarà ancora caratterizzato da una situazione complessa dal punto di vista sanitario ed economico.

Per una corretta lettura del fenomeno, però, va considerato che i valori medi sono progressivamente diminuiti anche perché in parte l’offerta si è spostata su immobili di metratura inferiore e in parte perché anche la domanda stessa è cambiata.
In tanti, dopo l’esperienza del primo lockdown, hanno cercato case più ampie e con spazi all’aperto, in zone periferiche o nelle province, dove il costo al mq degli immobili è mediamente più contenuto.

Milano e Roma reggono, almeno in parte, alla crisi:
L’andamento rilevato a livello nazionale si riscontra, seppur con alcune specificità, anche guardando le due maggiori città: Milano e Roma.

Partendo dal capoluogo meneghino e relativa provincia, è netta la differenza fra pre e post Covid nel valore medio degli immobili oggetto di mutuo; si è passati dal +8,4% rilevato nel primo trimestre 2020 al -2,9% del quarto.
Il forte incremento di inizio ha fatto chiudere il saldo del 2020 con un +3% rispetto al 2019 e un costo medio dell’immobile oggetto di mutuo pari a 247.669 euro.

Anche i dati su Roma e provincia mostrano una dinamica simile a quella milanese.
Guardando a tutto il 2020, il valore medio degli immobili che i romani hanno cercato di acquistare è stato pari a 239.501 euro, in aumento dell’1,2% rispetto al 2019, ma anche in questo caso si è passati da un +5,7% rilevato nel primo trimestre 2020 ad un -2,7% nel quarto.

Gli italiani e la voglia di comprare casa:
La buona notizia è che la voglia degli italiani di comprare casa non sembra essere passata.
Nonostante la pandemia e le limitazioni imposte con i lockdown, secondo i dati del comparatore nel 2020 la domanda di mutui è rimasta sostenuta e chi ha chiesto un finanziamento ad un istituto di credito ha cercato di ottenere, in media, 135.537 euro, valore addirittura in aumento, seppur lieve, rispetto al 2019 (+0,4%).

«Il calo del valore medio degli immobili in vendita», spiega ancora Cresto «non deve essere visto necessariamente come una condizione negativa.
Questo elemento, unito all’andamento dei tassi di interesse dei mutui, che dovrebbero rimanere ai minimi ancora a lungo, potrebbe in realtà rappresentare una opportunità incredibile per i futuri proprietari ed uno stimolo per il mercato in generale».


Fonte: facile.it – 25 gennaio 2021