MUTUI: tassi in calo, il variabile torna protagonista?

MUTUI: tassi in calo, il variabile torna protagonista?

Attualmente i mutui a tasso fisso offrono condizioni vantaggiose.
Ma il recente cambio di rotta della BCE sta modificando gli equilibri, come evidenziato in un recente articolo di MutuiOnline.it, rendendo nuovamente interessante l’opzione del tasso variabile.

Che, secondo le previsioni degli esperti, potrebbe scendere sotto il 2% entro settembre 2025. Ma sarà effettivamente così?

Mutuo variabile | una scelta da valutare con attenzione:

Secondo MutuiOnline.it, la durata media dei mutui richiesti è aumentata fino a 24 anni e otto mesi, dimostrando una maggiore fiducia nel mercato.
Optare per un mutuo a tasso variabile implica scommettere su un’ulteriore riduzione dei tassi, ma anche essere preparati a possibili rialzi futuri.

Fattori chiave da considerare, includono:

  • Lo spread applicato dalle banche.
  • Le previsioni di spesa a medio e lungo termine.
  • L’andamento dell’Euribor.

Le opportunità per chi cerca un mutuo:

La riduzione dei tassi da parte della BCE ha innescato una discesa dell’Euribor, rendendo il tasso variabile nuovamente competitivo rispetto al fisso.
In particolare, secondo le rilevazioni di MutuiOnline.it:

  • Al 4 marzo 2025, l’Euribor a un mese si attestava al 2,47% e quello a tre mesi al 2,49%.
  • L’IRS a 20 anni (riferimento per i mutui a tasso fisso) era al 2,50%.

Surroga e rinegoziazione | l’alternativa per chi ha un mutuo caro:

Come riportato in un recente approfondimento, le surroghe sono tornate protagoniste delle nuove erogazioni, riguardando il 37,7% delle nuove richieste di mutuo nei primi mesi del 2025.
Chi ha già un mutuo attivo, quindi, è opportuno che valuti la surroga o la rinegoziazione per beneficiare delle attuali condizioni favorevoli.

Tasso variabile e BCE | tra ottimismo e prudenza:

La prospettiva di un tasso variabile sotto il 2% entro settembre 2025, menzionata da alcuni esperti, merita un’analisi anche alla luce delle recenti dichiarazioni di Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della BCE, che ha recentemente confermato che si avvicina il momento per possibili ulteriori tagli dei tassi.
Tuttavia, ha anche ribadito un approccio molto cauto, precisando che le decisioni dipenderanno strettamente dai dati economici futuri e verranno prese riunione per riunione, monitorando attentamente rischi come l’inflazione nei servizi e le tensioni geopolitiche.

Sebbene la direzione sia verso tassi più bassi, raggiungere la soglia del 2% per i mutui variabili entro l’autunno 2025 richiederebbe, però, tagli consistenti e relativamente rapidi da parte della BCE.
Alla luce della prudenza espressa, questo scenario appare possibile ma non scontato, ed in stretta interdipendenza con l’effettiva velocità del calo dell’inflazione nei prossimi mesi.

Valutare con cautela le proprie decisioni:

Per chi sceglie oggi un mutuo, è fondamentale considerare sia il potenziale risparmio del variabile sia la cautela espressa dalla stessa BCE riguardo al futuro percorso dei tassi.
Consigliabile, quindi, l’informarsi adeguatamente e valutare attentamente le proprie capacità di spesa, prima di prendere una decisione al riguardo.

È sempre cruciale ricordare, infatti, che un mutuo rappresenta un impegno finanziario che si estende per molti anni e che la decisione finale deve tenere conto della prospettiva a lungo termine, indipendentemente dalle condizioni o dalle previsioni più recenti.

Fonte: MutuiOnline – 26 marzo 2025

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