Per i mutui ipotecari, contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale e delle sue pertinenze, spetta una detrazione dall’Irpef pari al 19% degli interessi passivi e dei relativi oneri accessori (articolo 15, comma 1, lett. b, del Tuir).
La detrazione, che spetta solo per il periodo in cui l’immobile è utilizzato come abitazione principale, va calcolata su un importo massimo di 4.000 euro.
Se il mutuo concesso è di importo superiore al costo sostenuto per l’acquisto dell’abitazione, la detrazione Irpef può essere riconosciuta limitatamente alla parte di esso che si riferisce al costo dell’immobile riportato nel rogito, incrementato delle altre spese accessorie documentabili (spese notarili e altri oneri accessori).
Pertanto, la risposta alla prima domanda è affermativa.
Riguardo alla seconda domanda, per determinare la parte degli interessi su cui calcolare la detrazione del 19%, può essere utilizzata la seguente formula:
(Costo di acquisto dell’immobile + oneri accessori) x interessi corrisposti
Importo del mutuo
Esempio: supponiamo che l’importo del mutuo sia di 180.000 euro, che il valore dell’immobile indicato nell’atto di compravendita sia pari a 150.000 euro, che le spese accessorie siano di 7.000 euro (3.500 euro, la fattura del notaio per l’atto di acquisto – 3.500 euro, la fattura del notaio per l’atto di mutuo) e che siano stati pagati nell’anno 4.200 euro di interessi passivi.
Utilizzando la formula sopraindicata, avremo:
(150.000 + 7.000) x 4.200
180.000
In questo esempio, quindi, l’importo degli interessi su cui calcolare la detrazione del 19% sarebbe, quindi, di 3.663 euro (invece di 4.000 euro che, in ogni caso, rappresenta l’importo massimo previsto dalla legge).
Fonte: Fiscooggi.it – 2 agosto 2024
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