Mutuo giovani: estensione al 31 marzo 2023 dell’innalzamento della garanzia CONSAP all’80% per gli under 36 che vogliono acquistare casa

Mutuo Casa giovani

Con l’avvio della nuova legislatura, un emendamento al decreto Aiuti-ter ha modificato il parametro di riferimento entro il quale le banche devono contenere i tassi offerti a chi chiede un mutuo, di fatto sbloccando le agevolazioni per le richieste degli under 36.
E presto potrebbero vedersi gli effetti sui numeri dei mutui concessi ai giovani.

Intanto la recente Legge di Bilancio ha prorogato al 31 dicembre 2023 anche le agevolazioni per acquisto della prima casa, da parte dei giovani under 36.

Le caratteristiche:
Il mutuo giovani eleva la garanzia statale CONSAP dal 50 all’80%, in modo da spingere le banche a concedere i finanziamenti fino al 100% del valore dell’immobile (il cosiddetto loan to value), cosa che in effetti hanno fatto diversi Istituti di credito.

Il Decreto Sostegni bis, infatti, ha previsto la possibilità di richiedere l’innalzamento della garanzia all’80% per tutti coloro che rientrando nelle categorie prioritarie, hanno un ISEE non superiore a 40.000 euro annui e richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori.

Tale previsione è stata prorogata fino al 31 marzo 2023 dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”.
La legge 17.11. 2022, n. 175 di conversione del decreto Aiuti ter, inoltre, ha introdotto un correttivo al TEGM per agevolare l’offerta di mutui a tasso calmierato con garanzia fino all’80%, anche nei casi in cui il TEG superi il TEGM.

In particolare è stato previsto che per le domande presentate dal 1 dicembre 2022 al 31 marzo 2023, la garanzia elevata all’80% può essere riconosciuta, ricorrendone le condizioni, anche nei casi in cui il TEG sia superiore al Tasso TEGM, nella misura massima del differenziale, se positivo, tra la media del tasso IRS a 10 anni pubblicato ufficialmente, calcolata nel mese precedente al mese di erogazione, e la media del tasso IRS a 10 anni pubblicato ufficialmente del trimestre sulla base del quale è stato calcolato il TEGM in vigore.
Nel caso in cui il differenziale risulti negativo, i soggetti finanziatori sono tenuti ad applicare le condizioni economiche di maggior favore rispetto al TEGM in vigore.

Le categorie ammesse:
Il Mutuo Giovani può essere richiesto da tutti coloro che, al momento di stipulare il contratto di acquisto, non abbiano compiuto 36 anni e che presentino appunto un Isee di non oltre 40.000 euro.
L’indicatore è relativo alla famiglia, per cui l’agevolazione può essere ottenuta con difficoltà da chi risulta ancora in carico alla famiglia d’origine, magari con due stipendi.

Nel caso di una pluralità di acquirenti/mutuatari, i presupposti per ottenere l’agevolazione devono riguardare ciascun soggetto e quindi l’agevolazione si applica solo a chi abbia i requisiti richiesti.

Date le tempistiche richieste per produrre la documentazione, è sufficiente che il contribuente dichiari nel contratto che intende avvalersene, attestando di avere un valore Isee non superiore a 40.000 euro e di essere in possesso della relativa attestazione in corso di validità o di aver già provveduto a richiederla.

Verso un calo dell’età media:
Secondo l’ultimo osservatorio di MutuiOnline.it, l’età media di chi ha chiesto un mutuo nel corso del 2020 è stata di 40 anni, a dimostrazione di quanto sia difficile per i giovani coronare il sogno di acquistare casa.
Con un “loan to value” del 69,9%, che evidenzia le difficoltà di mettere da parte grandi somme nei primi anni di lavoro.


Fonte: mutuionline.it – 13 gennaio 2023