Mutuo giovani: modifiche normative per consentire nuovamente agli under 36 di accedere alle facilitazioni (dal 1 al 31 dicembre 2022)

Giovani che acquistano casa

Si appresta a tornare operativa la garanzia Consap per i mutui relativi all’acquisto della prima casa che, a causa dell’aumento dei tassi di interesse, ha subito una brusca frenata negli ultimi mesi.
Si punta al rilancio dei mutui giovani, considerato che le misure varate dal governo Draghi avevano registrato un grande riscontro, salvo poi perdere di efficacia dinanzi al rialzo dei tassi provocato dalla stretta monetaria decisa dalla Bce.

È una delle ultime novità approvate alla Camera, con l’obiettivo di sanare la situazione che si era venuta a creare con il rialzo dei tassi e che adegua le regole in merito ai tassi di interesse da applicare ai mutui contratti da under 36, alla luce dell’attuale scenario economico.

Una novità che si applicherà dal 1° dicembre e fino alla fine del mese, alla luce della scadenza di fine anno delle agevolazioni previste dal Decreto Sostegni bis.


Con il Decreto Sostegni Bis, infatti, il vecchio esecutivo aveva elevato dal 50 all’80% la garanzia pubblica per gli under 36 con Isee sotto 40.000 euro.
E questo aveva spinto gli istituti di credito a mostrarsi più aperti verso le richieste dei giovani, che in passato si erano spesso visti respingere la richiesta di finanziamento per mancanza delle garanzie richieste.

In sostanza, si è visto un fiorire di finanziamenti fino al 100% del valore dell’immobile.

La garanzia pubblica viene concessa a patto che il tasso applicato dalla banca sia calmierato e – come ulteriori facilitazioni – vengono abolite delle imposte relative ad acquisto immobile e stipula del mutuo, lasciando come unico onere le spese di agenzia e di notaio.

Il problema è che la rapida risalita dei tassi di mercato ha reso per molti impraticabile questa strada, annacquando così l’efficacia della norma.
Infatti, il tasso applicabile dalle banche non può esser superiore a quello effettivo globale medio (Tegm), che è pubblicato trimestralmente dal Tesoro e con una latenza di circa un semestre rispetto all’evoluzione del mercato.
Ma la rapidissima risalita dei tassi ha portato le banche a fare offerte a tasso fisso superiori al Tegm, per non andare a lavorare in perdita.


Cosa cambia:
Con una modifica all’articolo 64, comma 3 del decreto legge n. 73/2021, il Governo punta a far ripartire le garanzie sui mutui per l’acquisto della prima casa.
L’emendamento depositato presso la Commissione speciale insediatasi alla Camera e che confluirà nel Decreto Aiuti ter, prevede che per le domande presentate dal 1° dicembre al 31 dicembre 2022 (al fine di consentire alle banche di adeguare contratti e sistemi operativi alle nuove regole), l’accesso alla garanzia Consap – fino all’80% della quota capitale – potrà essere riconosciuto anche in caso di TEG (tasso effettivo globale) superiore al TEGM (tasso effettivo globale medio) pubblicato dal MEF.

Una modifica tecnica ma che avrà un forte impatto ai fini dell’accesso al mutuo per i giovani under 36 e per le ulteriori categorie prioritarie, tra cui giovani coppie e nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, con ISEE fino a 40.000 euro.
Con una deroga alle regole ordinarie – che prevedono l’applicazione di un tasso calmierato ai mutui contratti accedendo alla garanzia Consap – fino al 31 dicembre 2022 sarà, quindi, garantito l’accesso al regime speciale dell’80%, anche in caso di aumento del TEGM rispetto ai parametri individuati dal MEF.

Ma occorre attivarsi tempestivamente per evitare code e completare per tempo la procedura, anche perché tra la richiesta e la concessione, solitamente trascorrono diverse settimane.
Il consiglio, dunque, è di iniziare a informarsi, a confrontare le diverse offerte di mutuo presenti sul mercato e quindi attivarsi con l’istituto prescelto.


Condizioni favorevoli:
Di certo c’è che la stretta monetaria decisa dalla Bce (il tasso ufficiale è stato portato da zero al 2% – nell’arco di quattro mesi – e la presidente Christine Lagarde ha annunciato di voler proseguire su questa strada), non sta soffocando il mercato dei mutui.

Merito sia dell’offerta, con le banche che continuano a credere in questo business a fronte di tassi di insolvenza particolarmente contenuti, sia della domanda, con l’elevata inflazione e il rallentamento della crescita economica che spingono tanti italiani a rifugiarsi nel mattone.


Quanto al futuro, per esempio,  MutuiOnline.it non si attende un impatto significativo dall’ultimo rialzo dei tassi:

“L’effetto dei due aumenti precedenti è stato infatti sostanzialmente neutro”

racconta il direttore generale Alessio Santarelli.

“Nel terzo trimestre i finanziamenti erogati per acquisto, secondo i dati di Assofin, sono leggermente calati del 4% rispetto all’anno precedente, ma rimangono in aumento del 26% rispetto al 2019, prima della pandemia.
L’aumento dei tassi non ha grande impatto sul merito di credito e sulla bancabilità dei potenziali acquirenti e li spinge ad accelerare il processo di acquisto per accaparrarsi buone offerte per il timore che salgano ancora i tassi”.


Fonte: mutuionline.it – 4 novembre 2022