Nomisma: crescita stimata del 5% nel numero di compravendite del 2017

Dopo la variazione annua del +16% registrata a fine 2016, si stima una significativa riduzione della crescita delle compravendite, che dovrebbe attestarsi nell’ordine del +5%, con dinamiche del +5,5% nel segmento abitativo e del +2,2% nel terziario e commerciale”.

Per Nomisma le compravendite di abitazioni in Italia saranno quasi 545.000.
Considerando come termine di paragone il 2006, ultimo anno della fase espansiva, il mercato residenziale si è ridimensionato di circa il 36,6%, pari a oltre 300.000 contratti stipulati in meno.

Nello specifico i 13 mercati monitorati riflettono il trend nazionale, con un incremento del 5,7% nel 2017 (considerando gli ultimi 11 anni, il calo si attesta in questo caso al 20,4%).
Più pesante lo scotto per gli immobili per l’impresa (-45,6% al di sotto dei livelli pre-crisi).

Per quantificare la perdita di valore capitale degli immobili, fatto 100 il prezzo medio delle abitazioni nuove nel 2008 nella media dei 13 mercati, a fine 2017 tale valore è sceso a 77, con una flessione del 23% (estremi della graduatoria sono Milano con -17% e Firenze con -29%).
Rispetto agli uffici, l’arretramento è giunto a 74, per un arretramento del 26% (con Cagliari che presenta il minore arretramento con -21% e Venezia terraferma che invece registra il gap più pesante, -32%).

In ultimo i negozi, la cui riduzione media è stata del 22%, con agli estremi Venezia città con -17% e Venezia terraferma con -30%.

Considerando invece i tempi medi di vendita e locazione, Nomisma stima che occorrano in media 6,5 mesi per alienare un’abitazione e 3 mesi per affittarla.
Nonostante la riduzione in atto i tempi medi di vendita risultano essere tuttora più elevati di 1,5 mesi rispetto ai livelli pre-crisi.

Lo sconto praticato si presenta in media superiore di 3-4 punti percentuali rispetto ai minimi pre-crisi.
La contrazione dello sconto registrata nell’ultimo semestre, ricorda Nomisma, “ha limitato la caduta dei prezzi che continua, tuttavia, ad essere alimentata dal ridimensionamento delle aspettative iniziali dei venditori”.

Fonte: MF – Milano, 29 dicembre 2017