NOMISMA: in aumento il numero di famiglie che vorrebbero acquistare Casa, se i mutui lo permetteranno

Sono 2,5 milioni le famiglie italiane pronte ad acquistare una casa nei prossimi 12 mesi e di queste il 47,6% ricorrerà al canale bancario, confermando quanto tale componente sia strategica a sostegno della domanda abitativa.

È questa una delle principali tendenze che emerge dal 12esimo Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2019 curato da Nomisma e presentato in RE Italy 2019.

Per il capitolo delle ‘compravendite’, Nomisma stima nel 2018 un valore complessivo di mercato pari a 94,3 miliardi di Euro, mostrando una crescita del 5,1% rispetto alla rilevazione precedente.
Per i prossimi mesi l’istituto prevede che le famiglie in cerca di un’abitazione, intenzionate ad attivarsi da qui a 1 anno, siano quasi 2,5 milioni, per un mercato potenziale di 404,2 miliardi di Euro.

In aumento le motivazioni di acquisto di “prima casa” o “sostituzione prima casa” (74,8% delle intenzioni pari a 1,8 milioni di famiglie) e si conferma la componente di investimento, che riguarda il 13,9% delle intenzioni di acquisto (pari a 340.000 famiglie), sebbene in lieve calo rispetto al 2018 (15,4%).

I profili delle famiglie che hanno intenzione di acquistare un’abitazione sono perlopiù giovani, desiderose di migliorare la propria condizione abitativa.
Si tratta in prevalenza di nuclei con figli, caratterizzati da una capacità di risparmio uguale e maggiore rispetto all’anno precedente, che possono contare su più percettori di reddito e su un livello di istruzione medio-alto.

L’indagine condotta dall’istituto bolognese mette in evidenza come negli ultimi 12 mesi siano state circa 157.000 le famiglie che hanno fatto una richiesta di mutuo ipotecario senza ottenerlo, a causa di una condizione economica non soddisfacente.
Un dato più contenuto rispetto a quello del 2018 (0,6% rispetto 1,4%) a conferma – per Nomisma – del “lento ma progressivo processo di allentamento delle restrizioni messo in atto dal sistema bancario verificatasi lo scorso anno e, in parte, attenuatasi nei primi mesi del 2019”.

A conti fatti c’è stato un aumento – negli ultimi 12 mesi – della quota di famiglie che ha stipulato un mutuo, così come la crescita delle “surroghe e sostituzioni” effettuate presso un altro istituto di credito (dal 3,1% al 5,9%).
In calo la quota di famiglie che ha rinegoziato il mutuo con la propria banca (dall’11,8% al 10,6%).

Fonte: finanza.com – 6 giugno 2019