Il mercato immobiliare italiano continua a recuperare terreno, con una timida risalita dei valori per il residenziale.
Questa dinamica sembra determinata dall’incremento delle compravendite (691.000 nel 2018, con un’incidenza dell’84% della componente abitativa), ma anche dalla contrazione di tempi di vendita e sconti praticati e, per la prima volta dal 2007 e dalla timida risalita dei valori delle abitazioni usate (+0,2% in media su base semestrale).
Il maggior gruppo di acquirenti per gli immobili residenziali è rappresentata dalla fascia d’età compresa tra i 18 e 35 anni (29,4% del totale).
Nel 2018, su 572.732 abitazioni compravendute, è stata chiesta l’agevolazione per la prima casa per 367.209 immobili, dato che conferma il trend secondo cui in Italia ben oltre la metà delle abitazioni viene acquistata come abitazione principale.
È quanto emerge dal secondo Osservatorio Immobiliare 2019 di Nomisma, presentato a Roma durante un evento in collaborazione con Bnl e Bnp Paribas Real Estate.
“La fragilita’ del quadro economico domestico non sembra compromettere le capacita’ di risalita del settore immobiliare, che dopo la pesantissima crisi che lo ha colpito sta ora faticosamente recuperando le posizioni perse durante la lunga parentesi recessiva”, si legge nel rapporto, in cui si sottolinea che “si tratta di evidenze che e’ possibile ricavare sia dall’ulteriore espansione dell’attività transattiva che dal graduale miglioramento di tutti i principali indicatori economici del comparto”.
La tendenza espansiva del mercato residenziale, in atto dal 2014, si conferma anche nei primi tre mesi del 2019 con una variazione tendenziale delle quantita’ scambiate pari a +8,8%, leggermente inferiore a quella registrata nel trimestre precedente (+9,3%).
A trainare la crescita sono stati principalmente i comuni capoluogo del Nord-Est Italia.
Considerando i tempi medi di vendita delle abitazioni, ci sono mercati che presentano tempi di assorbimento dilatati, come Catania, Roma e Venezia Terraferma, mentre sono Milano, Napoli e Venezia Laguna le citta’ che mediamente hanno tempi di assorbimento piu’ brevi.
Passando ai dati delle otto principali città italiane, si nota come i due mercati più significativi, Roma e Milano, abbiano incrementato i volumi di compravendita in modo rilevante (tasso superiore all’11%), mentre sono Bologna e Genova ad avere i tassi di espansione più elevati (+15,2% e +12,9%).
Per quanto riguarda le altre quattro città analizzate, Torino e Palermo presentano variazioni più contenute (entrambe +2%) mentre in due casi – Firenze e Napoli – il segno è negativo (-5,2% e -1,3%).
In media, nei primi sei mesi del 2019, per vendere e affittare un immobile residenziale sono stati necessari rispettivamente 6,2 e 2,9 mesi.
Nel segmento della locazione sono Bologna e Milano a vantare i tempi piu’ contenuti per arrivare alla definizione contrattuale (1,8 mesi).
Fonte: borsaitaliana.it – 18 luglio 2019