Gli ultimi dati disponibili dell’EUROSTAT, relativamente ai prezzi nominali delle abitazioni, riguardano il III trimestre e mostrano per la UE, in termini di variazioni tendenziali annue (III trimestre 2017, rispetto al III trimestre 2016), un aumento di circa il 4,6%.
Quanto al mercato immobiliare l’Italia mostra, unico Paese della UE, un tasso tendenziale ancora negativo (-0,8%, secondo l’ISTAT), in peggioramento rispetto al tasso tendenziale del II trimestre.
In particolare, il dato tendenziale è il risultato di una composizione tra un aumento dei prezzi che si registra per le abitazioni nuove e una riduzione, più accentuata nel III trimestre del 2017, per le abitazioni esistenti.
Le diverse dinamiche dei prezzi delle abitazioni tra l’Italia e la media dei paesi della UE:
È opportuno sottolineare che, rispetto all’anno base 2015, due anni dopo la crisi del 2008-2009, il livello dell’indice dei prezzi è abbondantemente superiore in Italia rispetto alla media europea.
Ciò segnala un incremento dei prezzi nei periodi passati (la prima metà degli anni 2000) davvero ragguardevole in Italia rispetto alla media europea.
In secondo luogo, la reazione dei mercati residenziali sul fronte dei prezzi a fronte dello shock della crisi del 2008-2009 è assai diversa in Italia rispetto alla media europea.
Alla fine dei due anni di crisi, la media dei prezzi nella UE è scesa del 5,2%, mentre in Italia è aumentata del +3,8%.
Se per la media dei paesi europei l’aggiustamento alla crisi avviene sul lato dei prezzi e, presumibilmente (non si hanno dati certi per la UE), delle quantità, in Italia i prezzi continuano a salire e contemporaneamente crollano le compravendite.
L’aggiustamento, in questa fase avviene, in Italia, sul lato delle quantità e non dei prezzi.
Fonte: Osservatorio del Mercato Immobiliare Residenziale – 9 marzo 2018