OMI: aumento tendenziale (+12,1%) del numero di compravendite non residenziali nel IV trimestre 2020

OMI Serie storica trimestrale NTN settore TCO dal 2011 – dati osservati e dati destagionalizzati

Dopo il forte impatto sul mercato immobiliare e sull’economia in generale, soprattutto nei primi due trimestri del 2020, determinato dalle misure adottate dal Governo italiano per contenere il diffondersi del COVID-19 e dopo alcuni segnali positivi di ripresa nel terzo trimestre, nel quarto tutti i principali segmenti del settore terziario commerciale hanno mostrato un tasso tendenziale positivo.

Contribuendo così a contenere la riduzione dei volumi annuali delle compravendite, comunque registrata nel 2020.

Il tasso nazionale aggregato del settore, dopo il +5,4% del trimestre precedente, è stato +12,1%, il più alto degli ultimi quattro anni.
I dati disaggregati per aree territoriali, mostrano rialzi delle compravendite in tutte le macroaree territoriali, con tassi compresi tra il +5,2% delle Isole e il +16,7% del Nord Est.

Risulta confermata la tendenza, già registrata nella precedente rilevazione, ad una maggiore espansione del mercato nei comuni minori rispetto ai capoluoghi di provincia (+14,2% contro +7,1%).

Tra gli ambiti analizzati, l’unico dato negativo rispetto al 2019 è quello nei capoluoghi del Sud, dove evidentemente il rimbalzo delle compravendite si è concentrato nel trimestre precedente, quando aveva rappresentato l’unico dato positivo tra i capoluoghi.
I dati mensili mostrano la progressione crescente dei tassi, che passano dal +5,8% di ottobre al +18,5% di dicembre.

La tipologia Uffici e studi privati, presenta nell’aggregato nazionale un tasso tendenziale positivo dell’8,1%.
Il Sud è l’unica area territoriale in controtendenza (-10,2%); da registrare, allo stesso tempo, un diffuso e consistente calo delle superfici medie (-22,3 m2, il dato nazionale), che trascina in campo negativo il tasso tendenziale in termini di superfici compravendute (-5,8%).

Più contenuta risulta l’espansione delle compravendite nel segmento dei Negozi e laboratori, +2,2%, con due aree in controtendenza: Isole (-5%) e, soprattutto, Nord Ovest (-2,7%) che rappresenta quasi un terzo del mercato nazionale.
Minore, in questo caso, è la divergenza in termini di superfici, che registrano, come per il NTN, un’espansione dei volumi scambiati, per quanto più contenuta (+0,6%).

Il segmento dei depositi commerciali e autorimesse, dopo aver trainato le statistiche del terzo trimestre, si conferma il più dinamico in termini relativi, con un tasso del +20,4% e tassi aggregati superiori al +25% in tutto il Centro-Nord, anche in questo caso la superficie media segna, tuttavia, una flessione (-3,9 m2).

I dati relativi alle tipologie residuali del settore terziario-commerciale, rappresentate rispettivamente dalle categorie catastali B/4 (Uffici pubblici), D/2 (Alberghi e pensioni), D/5 (Istituti di credito, cambio e assicurazione) e D/8 (Fabbricati destinati a speciali esigenze di carattere commerciale), per cui sono disponibili le sole informazioni relative ai volumi compravenduti, evidenziano che oltre l’80% delle compravendite di questo raggruppamento ha riguardato la sola categoria D/8.
Si è registrato, in questo caso, l’unico tasso aggregato negativo a livello nazionale (-5,1%).


Il settore terziario-commerciale – Le grandi città:
Come osservato più in generale in relazione ai comuni capoluogo, il mercato delle otto principali città italiane presenta una dinamica relativa complessivamente meno positiva rispetto alle medie nazionali aggregate.

Con riferimento alla tipologia Uffici e studi privati, in termini di volumi compravenduti dati positivi (a partire da Roma, +22,3%) e dati negativi (a partire da Milano, -16,6%) finiscono per compensarsi (-0,2% il tasso aggregato).
Si conferma, invece, una generale tendenza ad una sensibile riduzione della superficie media compravenduta (Firenze, l’unico caso in controtendenza).

Per quanto riguarda Negozi e laboratori, invece, prevale una tendenza di segno negativo già in termini di volumi, che coinvolge anche Milano (-18,9%), il secondo mercato nazionale.
Le uniche due città in controtendenza sono Genova (+13,2%) e, soprattutto, la città con il più grande volume di compravendite a livello nazionale, Roma (+7,6%).

In controtendenza rispetto all’andamento nazionale, la superficie media compravenduta risulta in leggera crescita (+1,9 m2).

Per quanto riguarda Depositi commerciali e autorimesse i dati esprimono dinamiche molto simili a quelle appena descritte per gli uffici, tassi positivi e tassi negativi che tendono a compensarsi in termini di volumi e una riduzione della superficie media compravenduta, per quanto meno generalizzata e consistente (quasi 20 m2 di meno, in media).
I volumi di scambio di edifici commerciali, alberghi e pensioni, istituti di credito e uffici pubblici hanno avuto numeri ovviamente esigui, ma si può osservare una tendenza complessiva positiva.


Settore produttivo – Dati nazionali e per area territoriale:
Il settore produttivo (PRO), costituito prevalentemente da capannoni e industrie, ha segnato nel quarto trimestre il primo segno positivo del 2020, +9,3%, dopo i cali consistenti degli altri tre trimestri (tra -31% e -15,7%).
L’unica area che conserva tassi negativi sono le Isole (-24,6%), da riferirsi tuttavia a meno del 3% del mercato nazionale; il tasso di crescita più consistente si è registrato invece nel Centro, +27,7%.

I dati mensili mostrano come, in realtà, il cambio di segno si sia realizzato nel solo mese di dicembre, ma con un’intensità tale (+27,5%) da trascinare in territorio positivo l’intero trimestre.
Si evince, infine, come l’incremento dei volumi di compravendita si sia concentrato per lo più nella fascia di mercato degli immobili con rendita più bassa (fino a 5.000 euro, circa i 2/3 dell’intero mercato).


Settore produttivo agricolo – Dati nazionali e per area territoriale:
Il settore produttivo agricolo, che interessa immobili censiti nella categoria catastale D/10, in controtendenza, dopo la ripresa del terzo trimestre (era +10%) torna a segnare un calo delle compravendite abbastanza significativo (-11,9%) e distribuito, con pesi diversi, sull’intero territorio nazionale.


Altre destinazioni – Dati nazionali:
Nel quarto trimestre 2020, per le unità immobiliari relative al mercato non residenziale non rientranti nei precedenti settori si consolida (+6,7%) l’andamento positivo giù riscontrato nel trimestre precedente (+5,4%).
Da ricordare come quasi il 98% delle unità immobiliari interessate appartenga alle categorie catastali del gruppo F5.


Fonte: Osservatorio del Mercato Immobiliare NON RESIDENZIALE | Statistiche IV trimestre 2020 – 9 marzo 2021