Le misure adottate dal Governo Italiano in occasione della recente epidemia da corona virus, hanno determinato, come era prevedibile, l’impatto più significativo nel secondo trimestre dell’anno dopo che i primi effetti si erano manifestati già nel primo (con riferimento in particolare al mese di marzo.
Il settore terziario-commerciale, dopo il -16,5% del trimestre precedente, ha segnato, in questo secondo trimestre, un vero e proprio crollo dei volumi di compravendita, con un tasso tendenziale (-32,1%) inferiore anche a quelli registrati nella crisi del mercato del 2012.
In termini assoluti si sono perse, rispetto all’analogo periodo del 2019, quasi 9.000 compravendite, passando da circa 27.000 a poco più di 18.000 unità immobiliari scambiate.
I dati, disaggregati per aree territoriali, mostrano come il crollo interessi l’intero territorio nazionale; l’unica area con un calo inferiore al 30% (-25,2%) è il Nord Est.
In tutte le aree territoriali i comuni capoluogo sono stati colpiti in misura maggiore rispetto ai comuni minori.
I dati mensili mostrano, in linea con le tempistiche delle misure adottate dal Governo, come il crollo si sia concentrato nel mese di aprile (volumi ridotti ad un terzo di quelli del 2019) e in parte del mese di maggio, mentre a giugno, grazie a un parziale ritorno alla normalità, il tasso tendenziale nazionale è tornato sopra il -10% (-5,8%) ed emergono anche alcuni tassi tendenziali positivi.
Uffici e studi privati: Il tasso tendenziale rilevato per le compravendite concluse nel secondo trimestre del 2020 (-31,3%) è in linea con quello aggregato dell’intero settore TCO e l’impatto omogeneamente distribuito tra le varie aree territoriali, con l’eccezione delle sole Isole, dove si rileva un -52,6% a fronte, però, di un esiguo volume di scambi (meno del 5% del totale nazionale).
In termini di superficie media compravenduta si registra un incremento rispetto all’analogo trimestre del 2019 (+6,3 mq in media nazionale), concentrato nelle aree Centro, Nord Est e Sud.
Negozi e laboratori: sono, tra i quattro, il comparto con il tasso negativo più rilevante (-38,4%), anche in questo caso si può rilevare una certa omogeneità nella distribuzione della tendenza tra le diverse aree territoriali.
La superficie media compravenduta è rimasta sostanzialmente invariata (-0,5 mq).
Depositi commerciali e autorimesse: nel segmento più consistente in termini di volumi, si è registrato il calo più contenuto (-28,3%), con il Nord Est che ha presentato un calo addirittura inferiore al 20%; sostanzialmente invariate anche in questo caso le superfici medie scambiate.
Il settore terziario-commerciale – Le grandi città:
tutti negativi i tassi relativi alle otto principali città; in tre soli casi (Bologna per quanto riguarda uffici e depositi commerciali, Roma per quanto riguarda i soli uffici) il tasso relativo alle superfici compravendute risulta con segno positivo, per effetto del contestuale incremento delle superfici medie scambiate. Nel dettaglio:
- tipologia Uffici e studi privati: Roma (17.362 mq, +2,8% – STN media mq 202,3 +10,5%) e Bologna (+19,2%) possono essere considerate delle eccezioni, oltre che, come visto, in termini di superfici scambiate anche per quanto riguarda il numero di unità compravendute (Roma 86 NTN, -2,6% rispetto al II trimestre 2019), in quanto il tasso registrato, per quanto negativo, si attesta sul valori abbastanza ordinari; per il resto l’andamento delle singole città ricalca quello aggregato fin qui illustrato.
- tipologia Negozi e laboratori: non ci sono invece eccezioni nell’ambito di questa tipologia, con tutte le città che presentano consistenti cali nei volumi di compravendita, compresi tra il -28,3% di Roma (NTN 373) e il -49,7% di Palermo; da registrare un generale, significativo incremento delle superfici medie delle unità scambiate (mediamente pari a +12,1 mq).
Nella capitale la superficie dei negozi e laboratori è diminuita del -13,7%, rispetto agli scambi dello stesso trimestre del 2019, per un totale di mq 47.745 ed una STN media di mq 127,9 aumentata invece del +21,7%.
- Depositi commerciali e autorimesse: l’unica eccezione, come già detto, è rappresentata da Bologna (+24,5% le superfici scambiate, per effetto di una superficie media quasi raddoppiata).
A Roma il numero di transazioni è stato di 155 (NTN), con una flessione del -39,6% sullo stesso trimestre del 2019, la superficie totale è diminuita del -48,7% (mq 16.704) ed una STN media di mq 107,7 (-19,1%).
Fonte: Osservatorio del Mercato Immobiliare NON RESIDENZIALE | Statistiche II trimestre 2020 – 15 settembre 2020