OMI: incremento tendenziale (0,6%) nel numero di compravendite del IV trimestre 2019; il più basso degli ultimi 19 trimestri

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Secondo la nota statistica trimestrale del mercato residenziale, pubblicata dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nel quarto trimestre del 2019 rallenta la tendenza espansiva del mercato residenziale italiano iniziata a fine 2014.
Il tasso tendenziale resta positivo, +0,6%, ma sensibilmente inferiore a quello registrato nel trimestre precedente (+4,9%) nonché il più basso degli ultimi 19 trimestri.

Anche il dato destagionalizzato del NTN risulta decelerato, con la media annuale che si stabilizza intorno alle 150.000 unità compravendute per trimestre.

Scendendo nel dettaglio delle macroaree, la situazione appare diversificata:
Centro e Isole, che già nel trimestre precedente avevano ottenuto le performance più basse, scivolano in territorio negativo con un tasso di variazione tendenziale pari rispettivamente a -3,3% e -0,1%.
Il tasso di crescita più elevato si registra nel Nord Est, +2,2%.
Positivi anche il Sud (+2,0%) e il Nord Ovest (+1,6%), con quest’ultimo che, tuttavia, presenta un tasso tendenziale di oltre 5 punti percentuali inferiore rispetto a quello del trimestre precedente.

I dati relativi alle superfici compravendute si presentano sostanzialmente in linea con quelli relativi al NTN.
Nel Nord Est la variazione sfiora il +4%, portando così ad un ulteriore incremento della superficie media compravenduta, pari a 115,5 mq a fronte di un valore nazionale che si attesta intorno ai 106 mq.

Suddividendo il numero di abitazioni compravendute in classi di superficie, oltre che per macroarea territoriale, si conferma un maggior dinamismo per le due classi estreme (+2,1% fino a 50 mq, +7% oltre 145 mq).
Stabili gli altri segmenti fino ai 115 mq, che insieme costituiscono quasi il 60% del mercato, mentre l’unico con segno negativo (-1,1%) è quello degli immobili compresi tra 115 e 145 mq.

Le abitazioni nelle grandi città:
I dati relativi alle otto principali città italiane confermano l’attuale fase di rallentamento delle compravendite, soprattutto nei comuni più grandi.
Rispetto all’omologo trimestre dello scorso anno, le metropoli registrano una contrazione nel volume del NTN superiore al 3%.

Particolarmente rilevante, in considerazione delle dimensioni del relativo mercato, è la caduta delle compravendite a Roma (-8,0%), inferiore soltanto a quella di Firenze (-9,6%).
Napoli perde oltre il 5% e anche Genova, che nello scorso trimestre era cresciuta di oltre il 10%, chiude il trimestre con -3,9%.
Milano, tra le poche città con segno positivo (+1,1%), subisce anch’essa un forte ridimensionamento della crescita. Palermo, con circa 1.500 NTN, pari a +6%, è l’unica tra le grandi città ad ottenere un risultato migliore rispetto all’ultima rilevazione.

Le serie storica del NTN dal 2011, mostrano come la tendenza positiva iniziata nel 2014 abbia raggiunto il suo picco nella maggior parte delle città intorno al 2016, per poi cominciare una fase di progressiva decelerazione.

In termini di superficie compravenduta per il complesso delle 8 grandi città, il tasso di variazione tendenziale risulta perfettamente allineato a quello del NTN.
La crescita della dimensione media delle abitazioni compravendute a Torino e Napoli viene infatti compensata da una contrazione nelle altre metropoli. Palermo, pur registrando una diminuzione di quasi 2 mq, si conferma prima in questa classifica, con una dimensione media pari ad oltre 106 mq.

Nell’analisi disaggregata in classi dimensionali, si conferma una maggiore difficoltà per i segmenti intermedi, con le abitazioni medio-grandi che riducono gli scambi di quasi il 10% rispetto allo stesso trimestre del 2018.

Box e posti auto:
Il mercato dei box e dei posti auto si mantiene stabile (-0,1%) rispetto all’omologo trimestre del 2018, ma il confronto con la performance dello scorso trimestre (+6,0%) conferma la tendenza complessiva al rallentamento degli scambi.
Ancora una volta la performance peggiore è ascrivibile alla macroarea Centro (-3,2%), con la differenza che in questo caso sono stati i comuni più piccoli a superare in negativo (-4,0%) i capoluoghi (-2,3%).
A livello nazionale i rapporti si invertono, con i capoluoghi che chiudono il trimestre con segno rosso in altre tre macroaree oltre al Centro.
I dati relativi alle superfici compravendute non si discostano in modo apprezzabile da quelli relativi al NTN, se non nella macroarea Isole, dove a fronte di un +1,6% nelle unità compravendute la superficie complessiva scambiata è aumentata del 4,0%.

..nelle grandi città:
Analizzando i dati relativi alle metropoli emerge una prevalenza di segni positivi, con una variazione complessiva di poco inferiore al 3%.
Ancora una volta occorre tuttavia sottolineare l’indebolimento del mercato rispetto a quanto rilevato nel III trimestre (+10,6%).
Tra le singole città spicca la performance di Milano che, con oltre 4.000 NTN, fa registrare un incremento del 20%.
Sostanzialmente analoghi risultano i dati relativi alle superfici compravendute, con la dimensione media che si mantiene stabile intorno ai 18 mq.

Fonte: Osservatorio del Mercato Immobiliare RESIDENZIALE | Statistiche IV trimestre 2019 – 5 marzo 2020


Contesto di riferimento nel IV trimestre 2019:
L’EUROSTAT conferma una tendenza alla crescita del PIL: +0,1% rispetto al trimestre precedente, +0,9% rispetto al quarto trimestre del 2018.
Per l’Italia, nel quarto trimestre del 2019 il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,1% nei confronti del quarto trimestre del 2018.
Quanto al mercato immobiliare, gli ultimi dati disponibili dell’EUROSTAT relativamente ai prezzi nominali delle abitazioni riguardano il III trimestre 2019 e mostrano per la UE, in termini di variazioni tendenziali annue (III trimestre 2019 rispetto al III trimestre 2018), un aumento di circa il 4,1% nell’area Euro.
Anche in Italia i prezzi delle abitazioni, nel III trimestre del 2019, mostrano un tasso tendenziale positivo, (+0,4%, secondo l’ISTAT). L’aumento tendenziale dell’IPAB, il primo dal quarto trimestre 2016, è da attribuirsi soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove che accelerano, su base tendenziale, passando da +0,5% del secondo trimestre a +1,3% del terzo trimestre.
Anche i prezzi delle abitazioni esistenti, dopo dieci trimestri di cali consecutivi, registrano una lieve variazione positiva pari a +0,1% (era -0,4% nel trimestre precedente).