OMI: compravenduti più di 10.000 negozi (+6,5%), circa 3.800 capannoni (+15,7%) e quasi 3.300 uffici (+11,0%), nel primo trimestre 2024

Grafico OMI dell'andamento del mercato immobiliare degli Uffici e dei negozi, nel primo trimestre 2024

Secondo le Statistiche trimestrali sul mercato immobiliare non residenziale, pubblicate dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (OMI), nel primo trimestre 2024 le relative compravendite continuano a crescere, consolidando il risultato positivo osservato alla fine del 2023.
Con 54.368 scambi, in termini di Ntn, si registra infatti un incremento del +0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In sintesi, in questo primo trimestre del 2024 il mercato degli immobili non residenziali mostra segnali positivi, in particolare nei settori produttivo e terziario-commerciale, mentre si sono riscontrate difficoltà per il segmento dei depositi commerciali e i negozi nelle grandi città.

Il settore maggiormente in crescita è il produttivo (3.864 Ntn | +15,7%), mentre i comparti produttivo-agricolo (AGR) e terziario-commerciale (TCO) mostrano incrementi più modesti (rispettivamente, 821 Ntn | +0,6% e 32.685 Ntn | +0,4%).
Il settore TCO, nello specifico, mostra un aumento complessivo dei volumi del +0,4%, trainato dalla crescita degli scambi di uffici (3.285 Ntn | +11%) e di negozi (10.273 | +6,5%), ma in parte mitigato dal calo tendenziale (17.667 Ntn | -4,5%) dei depositi commerciali e autorimesse.

In controtendenza rispetto all’andamento generale, la categoria delle unità immobiliari classificate in “Altro”, che vede una flessione del -1,3% (16.997 Ntn).


Uffici: sul mercato nazionale in questo trimestre sono stati compravenduti, come visto in precedenza, poco meno di 3.300 unità a destinazione uffici, ovvero circa 300 in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
L’incremento è concentrato nei capoluoghi, dove l’incremento tendenziale è del +26,4% (1.720 Ntn), mentre nei comuni minori si osserva una diminuzione del -2,2% (1.565 Ntn).

Il rialzo delle transazioni di uffici è riscontrabile in tutte le aree geografiche del paese, più concentrato nel Centro (+34,8%).
Ancora maggiore è la crescita tendenziale in termini di superficie degli uffici scambiati, con il tasso di variazione della Stn del +24,4% a livello nazionale, ma del +39,8% nei capoluoghi e del +52,5% nei comuni del Centro.


L’andamento nelle grandi città: i dati delle compravendite di uffici nelle otto principali città italiane per popolazione, evidenziano una marcata variazione tendenziale positiva.
I mercati più vivaci delle metropoli di Roma (234 Ntn | +74,3%) e Milano (280 Ntn | +42,1%), spuntano i rialzi più elevati rispetto a quelli dell’omologo trimestre del 2023.

Crescita tendenziale degli scambi anche nelle città di Napoli (72 Ntn | +14,9%), Genova (36 Ntn | +30,9%) e Palermo (68 Ntn | +37,4%), mentre si registra una diminuzione a Torino (48 Ntn | -11,6%), Bologna (50 Ntn | -11,5%) e Firenze (40 Ntn | -12,6%).

Le superfici: in termini di Stn (superfici delle unità immobiliari compravendute, “normalizzate” rispetto alla quota trasferita) degli uffici scambiati, nelle grandi città le variazioni riflettono quella dei volumi, con Roma che evidenzia un +53,3% e Milano il +69,6%.
Con l’eccezione di Napoli (-14,2%), dove al rialzo dei volumi si contrappone una diminuzione delle superfici e Firenze dove, all’inverso, alla riduzione dei volumi si affianca una crescita delle superfici (+15,4%).


Le compravendite di negozi: nel primo trimestre del 2024 crescono gli scambi di negozi, che con 10.273 unità scambiate aumentano del +6,5% rispetto al primo trimestre del 2023.
Nei comuni minori, inoltre, la crescita è più accentuata (+7,8%).

L’aumento dei volumi è riscontrabile in tutte le aree geografiche del paese e le variazioni più elevate si presentano al Nord Ovest (+10,1%) e al Centro (+8,0%).

In crescita anche le superfici dei negozi scambiati nel trimestre, con tassi ovunque superiori a quelli registrati per i volumi.
Fa eccezione l’area del Nord Est dove, a fronte dell’incremento del numero di negozi scambiati (+1,8%), si registra una superficie sostanzialmente stabile (-0,2%) rispetto a quella rilevata nel primo trimestre 2023.


L’andamento nelle grandi città: in controtendenza rispetto al dato nazionale, nelle otto principali città italiane per popolazione, il numero di negozi scambiati (-2,7%).
A pesare sulla variazione complessiva sono soprattutto le flessioni registrate nei due maggiori mercati: a Roma, infatti, la diminuzione tendenziale è del -10,1%, mentre a Milano risulta essere del -6,2%.
A Bologna si registra, inoltre, la flessione più elevata (-17,0%).


Le superfici: crescono, invece, complessivamente le superfici di negozi scambiati (+5,1%), con andamenti tendenziali in alcuni casi contrastanti rispetto a quelli delle unità compravendute.
Roma, in particolare, a fronte della marcata diminuzione del numero (536 Ntn) di negozi compravenduti, mostra un deciso aumento (+11,7%) in termini di superfici.


Le compravendite di capannoni: crescono, nel primo trimestre del 2024 anche gli scambi di unità a destinazione produttiva.
Con quasi 3.864 Ntn, la variazione è del +15,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.
La crescita coinvolge tutte le aree geografiche del paese, con un tasso del +17,4% per l’area del Nord Est e del +16,8% per l’area del Nord Ovest, dove si concentra complessivamente la quota maggiore degli scambi (più dei due terzi del Ntn nazionale).


Analizzando il mercato, nelle dodici province nelle quali è ubicata la maggior quota dello stock di questo settore, nel primo trimestre del 2024 crescono complessivamente gli scambi del +9,2% rispetto allo stesso trimestre del 2023.
In evidenza i mercati di Bergamo, Bologna, Treviso e Varese dove le compravendite aumentano, in termini tendenziali, di oltre il 30%.

Nelle province di Roma (-48,4%), Bari (-18,0%) e Brescia (-5,3%) gli scambi, invece, risultano essere in flessione.


Fonte: RAPPORTO IMMOBILIARE 1|2024 | Il settore non residenziale – 10 giugno 2024