Secondo le Statistiche trimestrali sul mercato immobiliare non residenziale, pubblicate dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (OMI), nel primo trimestre 2024 le relative compravendite continuano a crescere, consolidando il risultato positivo osservato alla fine del 2023.
Con 54.368 scambi, in termini di Ntn, si registra infatti un incremento del +0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In sintesi, in questo primo trimestre del 2024 il mercato degli immobili non residenziali mostra segnali positivi, in particolare nei settori produttivo e terziario-commerciale, mentre si sono riscontrate difficoltà per il segmento dei depositi commerciali e i negozi nelle grandi città.
Il settore maggiormente in crescita è il produttivo (3.864 Ntn | +15,7%), mentre i comparti produttivo-agricolo (AGR) e terziario-commerciale (TCO) mostrano incrementi più modesti (rispettivamente, 821 Ntn | +0,6% e 32.685 Ntn | +0,4%).
Il settore TCO, nello specifico, mostra un aumento complessivo dei volumi del +0,4%, trainato dalla crescita degli scambi di uffici (3.285 Ntn | +11%) e di negozi (10.273 | +6,5%), ma in parte mitigato dal calo tendenziale (17.667 Ntn | -4,5%) dei depositi commerciali e autorimesse.
In controtendenza rispetto all’andamento generale, la categoria delle unità immobiliari classificate in “Altro”, che vede una flessione del -1,3% (16.997 Ntn).
Uffici: sul mercato nazionale in questo trimestre sono stati compravenduti, come visto in precedenza, poco meno di 3.300 unità a destinazione uffici, ovvero circa 300 in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
L’incremento è concentrato nei capoluoghi, dove l’incremento tendenziale è del +26,4% (1.720 Ntn), mentre nei comuni minori si osserva una diminuzione del -2,2% (1.565 Ntn).
Il rialzo delle transazioni di uffici è riscontrabile in tutte le aree geografiche del paese, più concentrato nel Centro (+34,8%).
Ancora maggiore è la crescita tendenziale in termini di superficie degli uffici scambiati, con il tasso di variazione della Stn del +24,4% a livello nazionale, ma del +39,8% nei capoluoghi e del +52,5% nei comuni del Centro.
L’andamento nelle grandi città: i dati delle compravendite di uffici nelle otto principali città italiane per popolazione, evidenziano una marcata variazione tendenziale positiva.
I mercati più vivaci delle metropoli di Roma (234 Ntn | +74,3%) e Milano (280 Ntn | +42,1%), spuntano i rialzi più elevati rispetto a quelli dell’omologo trimestre del 2023.
Crescita tendenziale degli scambi anche nelle città di Napoli (72 Ntn | +14,9%), Genova (36 Ntn | +30,9%) e Palermo (68 Ntn | +37,4%), mentre si registra una diminuzione a Torino (48 Ntn | -11,6%), Bologna (50 Ntn | -11,5%) e Firenze (40 Ntn | -12,6%).
Le superfici: in termini di Stn (superfici delle unità immobiliari compravendute, “normalizzate” rispetto alla quota trasferita) degli uffici scambiati, nelle grandi città le variazioni riflettono quella dei volumi, con Roma che evidenzia un +53,3% e Milano il +69,6%.
Con l’eccezione di Napoli (-14,2%), dove al rialzo dei volumi si contrappone una diminuzione delle superfici e Firenze dove, all’inverso, alla riduzione dei volumi si affianca una crescita delle superfici (+15,4%).
Le compravendite di negozi: nel primo trimestre del 2024 crescono gli scambi di negozi, che con 10.273 unità scambiate aumentano del +6,5% rispetto al primo trimestre del 2023.
Nei comuni minori, inoltre, la crescita è più accentuata (+7,8%).
L’aumento dei volumi è riscontrabile in tutte le aree geografiche del paese e le variazioni più elevate si presentano al Nord Ovest (+10,1%) e al Centro (+8,0%).
In crescita anche le superfici dei negozi scambiati nel trimestre, con tassi ovunque superiori a quelli registrati per i volumi.
Fa eccezione l’area del Nord Est dove, a fronte dell’incremento del numero di negozi scambiati (+1,8%), si registra una superficie sostanzialmente stabile (-0,2%) rispetto a quella rilevata nel primo trimestre 2023.
L’andamento nelle grandi città: in controtendenza rispetto al dato nazionale, nelle otto principali città italiane per popolazione, il numero di negozi scambiati (-2,7%).
A pesare sulla variazione complessiva sono soprattutto le flessioni registrate nei due maggiori mercati: a Roma, infatti, la diminuzione tendenziale è del -10,1%, mentre a Milano risulta essere del -6,2%.
A Bologna si registra, inoltre, la flessione più elevata (-17,0%).
Le superfici: crescono, invece, complessivamente le superfici di negozi scambiati (+5,1%), con andamenti tendenziali in alcuni casi contrastanti rispetto a quelli delle unità compravendute.
Roma, in particolare, a fronte della marcata diminuzione del numero (536 Ntn) di negozi compravenduti, mostra un deciso aumento (+11,7%) in termini di superfici.
Le compravendite di capannoni: crescono, nel primo trimestre del 2024 anche gli scambi di unità a destinazione produttiva.
Con quasi 3.864 Ntn, la variazione è del +15,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.
La crescita coinvolge tutte le aree geografiche del paese, con un tasso del +17,4% per l’area del Nord Est e del +16,8% per l’area del Nord Ovest, dove si concentra complessivamente la quota maggiore degli scambi (più dei due terzi del Ntn nazionale).
Analizzando il mercato, nelle dodici province nelle quali è ubicata la maggior quota dello stock di questo settore, nel primo trimestre del 2024 crescono complessivamente gli scambi del +9,2% rispetto allo stesso trimestre del 2023.
In evidenza i mercati di Bergamo, Bologna, Treviso e Varese dove le compravendite aumentano, in termini tendenziali, di oltre il 30%.
Nelle province di Roma (-48,4%), Bari (-18,0%) e Brescia (-5,3%) gli scambi, invece, risultano essere in flessione.
Fonte: RAPPORTO IMMOBILIARE 1|2024 | Il settore non residenziale – 10 giugno 2024