Il 42% dei locatari vive in una casa in locazione a causa dell’assenza di risorse economiche adeguate all’acquisto di un’abitazione, mentre le difficoltà riscontrate dalle famiglie a finanziare l’acquisto di una casa hanno fatto spostare il 7,3% della domanda dall’acquisto alla locazione, accentuando la pressione sul comparto.
Queste sono alcune delle principali evidenze che emergono dall’”Osservatorio Affitti“, condotto da Nomisma per conto di Crif, che ha offerto un’analisi dettagliata di questa realtà, evidenziando criticità e potenziali soluzioni.
La perdita del potere d’acquisto delle famiglie e il rialzo dei tassi condizionano, quindi, la scelta della locazione rispetto all’acquisto della casa, con molti proprietari che usano ovviamente l’affitto per integrare i loro redditi.
Il mercato immobiliare italiano presenta un quadro complesso e sfaccettato, caratterizzato da una crescente domanda e un’offerta che fatica a stare al passo.
Comprendere le sue dinamiche e implementare soluzioni innovative è cruciale per garantire il diritto all’abitazione e promuovere un mercato immobiliare più efficiente e inclusivo.
Il 42% degli italiani vive in un immobile in locazione: un dato significativo, che sottolinea come la casa di proprietà sia diventata un sogno irraggiungibile per molti, soprattutto per le giovani generazioni.
Le difficoltà economiche, l’erosione del potere d’acquisto e l’aumento dei tassi sui mutui hanno limitato l’accesso all’acquisto, spingendo molti verso la locazione, spesso considerato una soluzione temporanea in attesa di tempi migliori.
Locazione | Tra scelta e necessità: per alcuni, l’affitto rappresenta una scelta obbligata a causa delle condizioni economiche.
Per altri, invece, è una strategia preferenziale che offre flessibilità e mobilità.
Famiglie con figli e giovani coppie in cerca della casa ideale, rientrano spesso in questa categoria.
Proprietari e locazione: circa il 61% dei proprietari affitta il proprio immobile per integrare il reddito, specialmente quando si tratta di seconde case o eredità.
Tuttavia, la preoccupazione per la morosità e le difficoltà di sfratto spinge alcuni a preferire affitti brevi turistici, considerati meno rischiosi e con minori vincoli contrattuali.
Un panorama complesso e critico: la carenza di soluzioni abitative adeguate alle esigenze e alle capacità economiche di molti italiani, rischia di aumentare le disuguaglianze sociali.
In questo contesto, il servizio “Affittabile” di CRIF si propone come uno strumento potenziale per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, offrendo maggiore sicurezza a entrambe le parti.
I locatori lamentano soprattutto un elevato tasso medio di morosità da parte degli inquilini e le procedure lunghe, e non certe, previste dalle norme per poter tornare in possesso del bene in caso di necessità.
Dall’altro lato, i locatari subiscono i mancati investimenti e migliorie sull’abitazione e le difficoltà nella ricerca di un immobile in locazione acuite proprio dal fatto che tante case non vengono rese disponibili per l’affitto.
In quest’ottica diventa necessario un servizio di certificazione dell’affidabilità economica dell’inquilino, che può così dimostrare di poter rispettare gli impegni di pagamento identificando al tempo stesso il canone medio mensile sostenibile, potrebbe supportare il mercato della locazione nel superamento di un “impasse” che oggi sembra spesso insormontabile per le differenti esigenze e punti di vista delle due parti coinvolte nella transazione.
Il servizio proposto si propone di elaborare la valutazione di affidabilità economica dell’inquilino considerando una serie di informazioni, fra cui entrate e uscite (desunte dai conti correnti), la regolarità dei pagamenti verso il sistema bancario e la verifica dei protesti e pregiudizievoli.
Attraverso questa certificazione e l’identificazione di un canone mensile sostenibile, “Affittabile” si propone di contribuire a ridurre la morosità e a rendere il mercato degli affitti più fluido.
Nel tentativo di rendere il mercato immobiliare più efficiente e inclusivo.
Fonte: Nomisma.it – 16 maggio 2024