Nel secondo trimestre del 2024, i prezzi richiesti per la vendita delle abitazioni in Italia hanno subito una battuta d’arresto, registrando un calo del -1,6% rispetto al trimestre precedente e rimanendo invariati rispetto allo stesso periodo del 2023.
Con una media rilevata di 1.821 euro al metro quadro.
Questi dati emergono dal nuovo report sui prezzi delle abitazioni usate, elaborato dal portale immobiliare Idealista attraverso specifiche metodologie di calcolo relative agli annunci pubblicati.
Capoluoghi:
Il mercato immobiliare delle città capoluogo mostra una tendenza generale al ribasso, con 58 capoluoghi che vedono una diminuzione dei prezzi, 41 con un aumento e tre (Milano, Viterbo e Pisa) che rimangono stabili rispetto al trimestre precedente.
Le città che hanno registrato i cali più significativi sono Benevento (-7,4%), Potenza (-6,2%) e L’Aquila (-6,1%).
Altre 55 città, hanno subito riduzioni variabili tra il -5,8% di Ascoli Piceno e il -0,1% di Cosenza e Ravenna.
Al contrario, gli aumenti maggiori sono stati osservati a Vicenza (+6,8%), Cuneo (+4,3%), Verbania e Ferrara (entrambe con un incremento del +2,7%).
Nei principali mercati, gli unici aumenti sono stati registrati a Firenze (+0,7%) e Venezia (+0,4%).
Milano è rimasta stabile, mentre Bologna (-0,2%), Roma (-0,3%), Torino (-0,8%), Palermo (-2,6%) e Napoli (-3%) hanno registrato cali.
Prezzi richiesti nelle principali città:
Milano si conferma la città con i prezzi immobiliari più elevati (4.987 euro/m²), seguita da Venezia (4.486 euro/m²) e Firenze (4.110 euro/m²), le uniche tre città italiane con valori superiori ai 4.000 euro al metro quadrato.
Roma, invece, rileva un prezzo medio di 3.012 euro/m².
Le città più economiche per l’acquisto di un immobile sono Caltanissetta (713 euro/m²), Ragusa (734 euro/m²) e Biella (753 euro/m²).
Province:
A livello provinciale, la tendenza ribassista è più evidente con 81 province in calo, guidate da Benevento (-7,6%), Fermo e Sondrio (-6,5%) e Reggio Calabria (-5,5%).
Anche le province di Milano (-1,2%) e Roma (-1,9%) sono in diminuzione, mentre Viterbo e Ragusa sono rimaste stabili questo trimestre.
Gli incrementi riguardano solo 23 province, trainate da Cuneo (+4,5%), Livorno (+2,7%) e Vicenza (+2,5%).
Andamento dei prezzi richiesti:
La provincia più cara è Bolzano (4.504 euro/m²), seguita da Milano (3.389 euro/m²), Savona (3.071 euro/m²) e Lucca (3.060 euro/m²), tutte con valori superiori ai 3.000 euro al metro quadrato.
Roma evidenzia, invece, un prezzo medio di 2.404 euro/m².
Le province più economiche sono Biella (625 euro/m²), Caltanissetta (651 euro/m²) e Isernia (669 euro/m²).
Regioni:
Nel trimestre primaverile, i prezzi delle case sono diminuiti in quasi tutte le regioni italiane, con le eccezioni di Trentino-Alto Adige (+1,4%), Friuli-Venezia Giulia (+0,2%) e Liguria (+0,1%), che hanno registrato incrementi.
Le riduzioni hanno colpito 17 regioni, con i cali maggiori nelle Marche (-3,3%), Basilicata, Campania e Valle d’Aosta (tutte al -3,1%).
Altre regioni con ribassi significativi includono Calabria (-2,8%), Lazio (-2,2%), Abruzzo (-2,1%) e Sicilia (-1,7%), tutte superiori alla media nazionale del -1,6%.
Tendenze regionali dei prezzi delle abitazioni:
Il Trentino-Alto Adige, con 3.144 euro/m², si conferma la regione italiana con i prezzi più elevati, seguito da Valle d’Aosta (2.621 euro/m²), Liguria (2.501 euro/m²) e Toscana (2.315 euro/m²).
Anche Lombardia (2.153 euro/m²), Lazio (2.085 euro/m²) ed Emilia-Romagna (1.837 euro/m²) presentano valori superiori alla media nazionale di 1.821 euro.
Le regioni più economiche per l’acquisto di un’abitazione sono Molise (881 euro/m²) e Calabria (889 euro/m²), le uniche con prezzi inferiori ai 1.000 euro al metro quadro.
Fonte: Idealista – 4 luglio 2024