
A gennaio 2025, l’ISTAT stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni cresca del +5,9% rispetto al mese precedente.
Nella media del trimestre novembre 2024 – gennaio 2025, inoltre, la produzione nelle costruzioni è cresciuta del +3,3% nel confronto con il trimestre precedente.
Su base tendenziale, invece, l’indice corretto per gli effetti di calendario ha registrato una aumento del +4,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21, contro i 22 di gennaio 2024), mentre l’indice grezzo è cresciuto del +0,5%.
Il commento: dopo la flessione registrata a dicembre, a gennaio 2025 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni rileva una crescita significativa.
La dinamica congiunturale risulta positiva, anche su base trimestrale.
L’indice corretto per gli effetti di calendario, nel confronto con gennaio 2024, registra un incremento.
La situazione rilevata da eurostat:
Secondo le prime stime dell’Ufficio statistico dell’Unione europea, a gennaio 2025 (rispetto a dicembre 2024) la produzione destagionalizzata delle costruzioni è aumentata del +0,2% nella zona euro, ma è diminuita del -0,2% nell’UE.
A dicembre 2024, invece, la produzione nel settore delle costruzioni era cresciuta dello +0,4% nella zona euro ed è aumentata del +0,2% nell’UE.
A gennaio 2025, rispetto a gennaio 2024, la produzione nelle costruzioni è inoltre rimasta stabile nella zona euro ed è aumentata del +0,2% nell’UE.
Raffronto mensile per settore edile e stato membro:
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, gli aumenti mensili più elevati della produzione nel settore delle costruzioni sono stati registrati in Italia (+5,9%), Slovenia (+2,4%), Ungheria e Slovacchia (entrambi +1,6%), mentre le maggiori diminuzioni mensili sono state registrate in Svezia (-6,1%), Portogallo (-4,1%) e Francia (-3,9%)
Raffronto annuale per settore edile e stato membro:
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, gli aumenti annui più elevati della produzione nel settore delle costruzioni sono stati registrati in Slovenia (+10,7%), Slovacchia (+8,5%) e Repubblica Ceca (+8,4%), mentre le diminuzioni maggiori sono state osservate in Ungheria (-9,6%), Francia (-7,1%) e Svezia (-6,1%).
Fonte: ISTAT | EUROSTAT – 20 marzo 2025