I quartieri migliori? La classifica, per alcune città italiane

Grafici dell'andamento dei prezzi, dei tempi di vendita e dello sconto praticato nel primo trimestre 2024, nel sondaggio congiunturale della Banca D'Italia condotto sugli operatori del settore immobiliare

Il miglior quartiere in cui vivere nel centro città è “Brera” nella città di Milano, seguito dal “Testaccio” a Roma, mentre “Pagano” (sempre a Milano) è il top per il semicentro.
La periferia più meritevole, invece, risulterebbe essere il quartiere “Appio” a Roma.

Questi risultati emergono dal “Secondo Osservatorio sull’Abitare – Le Città Vincenti: Mercato e Quartieri per la domanda Residenziale delle famiglie”, realizzato da Scenari Immobiliari e Abitare Co., presentato a Milano durante il Forum dell’Abitare.
Lo studio ha analizzato i quartieri “preferibili” delle città di Milano, Roma, Torino, Napoli, Bologna, Genova, Verona e Bergamo, considerando le esigenze presenti e future degli abitanti.

Le classifiche, suddivise per zone centro, semicentro e periferia, comprendono almeno un quartiere di ciascuna delle città analizzate.
I punteggi assegnati sono stati determinati da diversi indicatori:

  • Accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico e collettivo, come metropolitana, tram, bus, ecc.
  • Dotazione di attrezzature e servizi per il tempo libero, centri sportivi, aree verdi, musei, ecc.
  • Servizi per l’infanzia e l’istruzione: scuole primarie, secondarie e universitarie.
  • Disponibilità di servizi di quartiere: attività commerciali, artigianali e servizi alla persona e alle imprese.
  • Reddito imponibile familiare.
  • Valori immobiliari, considerati come indicatore della qualità del mercato.

Ogni indicatore, con un peso diverso, è stato definito in base alle necessità espresse dalla domanda delle famiglie.

Secondo questa classifica il quartiere “Aventino” è in terza posizione ed “Esquilino” in decima, relativamente alle zone centrali della città di Roma.
Per le zone semicentrali, invece, sono presenti le zone “Salario” in terza posizione, “Nomentano” in settima, “Prati” in ottava, “Parioli” in quindicesima e “Villa Borghese” in diciassettesima.
Le zone periferiche riportano “Tuscolano nord” in ottava, “Trionfale” in diciannovesima e “Farnesina” in ventesima posizione, a chiusura della stessa classifica.


Milano, invece, evidenzia il quartiere “Duomo” in quarta posizione, “Magenta-San Vittore” in quinta, “Giardini Porta Venezia” in ottava, “Guastalla” in nona e “Parco Sempione” in undicesima.
Per le zone semicentrali, “Buenos AiresPorta VeneziaPorta Monforte” in seconda posizione, “Porta Vigentina Porta Lodovica” in quinta, “Garibaldi – Repubblica” in tredicesima e “Centrale” in sedicesima.
Per quanto riguarda le zone periferiche, invece, “Moncucco – San Cristoforo” è in terza posizione, “San Siro” in quindicesima e “Bicocca” in diciottesima posizione.


La prima zona centrale di Bergamo è “Papa Giovanni XXIII” in sesta posizione e “Pignolo” in settima, nella classifica generale , Napoli con la zona “Chiaia” è in dodicesima posizione, il quartiere “Malpighi” a Bologna in tredicesima, “San Francesco Albaro” a Genova in sedicesima, “Città antica” a Verona in diciassettesima, mentre Torino è nelle due ultime posizioni di questa classifica con le zone di “Carlo Felice” e “Cittadella” in diciannovesima e ventesima posizione.


“Sono preferiti i quartieri che sono già a ‘15 minuti’ – afferma Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – dove la rete dei servizi alle persone è efficiente e comoda.
È un indicatore di trasformazione anche per le altre zone”.


Fonte: scenari-immobiliari.it – 24 maggio 2024