Secondo il report “Global Residential Cities Index” dell’advisor internazionale Knight Frank, nel terzo trimestre del 2020 l’indice relativo ai prezzi delle abitazioni nelle 45 città monitorate, è aumentato dell’1,6% nonostante l’emergenza Covid.
Con il 62% delle città (28 su 45) che continuano a vedere i prezzi primari aumentare di anno in anno.
Detto questo, la percentuale di città che registrano ribassi annuali dei prezzi, è in aumento, dal 23% alla fine del 2019 al 38% nel terzo trimestre del 2020. Segnale evidente e preoccupante della crisi Covid in corso.
Auckland (13%) è in testa all’indice, ma ciò che è degno di nota è la resilienza di un buon numero di città tra cui Manila (10%), Seoul (7%), le città svizzere di Zurigo (7%) e Ginevra (6%), Stoccolma (5%), ma anche città cinesi come Shenzhen (9%) e Shanghai (6%).
C’è un filo che lega queste città, spiega Kate Everett-Allen, responsabile della ricerca residenziale internazionale di KF:
«Sono tutti luoghi che hanno gestito la pandemia in modo efficiente, con restrizioni più leggere di altri posti, o che stanno già vivendo una ripresa economica».
La domanda non viene più dall’estero, date le limitazioni ai viaggi a livello globale.
Il mercato residenziale “prime” è ora dominato da acquirenti domestici.
Le città europee più in alto in classifica sono Zurigo (6), Ginevra (9) e Stoccolma (13), seguite da Edimburgo, Francoforte, Vienna e Berlino. Londra è al 41esimo posto, subito dietro New York e molto al di sotto di Parigi, Monaco, Madrid e Dublino, mentre nessuna città italiana è in lista.
Il Nord America ha tre città nelle prime dieci classifiche annuali, Toronto (8%), Vancouver (7%) e Los Angeles (6%).
Con Vancouver che ha registrato un aumento dei prezzi del 7% e sta vivendo un vero e proprio boom di vendite (+56% nel solo mese di settembre).
Ma la regione che ha strappato la corona del mondo più performante è quella dell’America settentrionale, che ha riconquistato la posizione di regione globale con la migliore performance, posizione che il trimestre scorso era stata dell’area Asia-Pacifico.
«In un periodo di incertezza gli acquirenti guardano con favore agli immobili di lusso, esattamente come avevano fatto nel 2008
spiega Everett-Allen.
I mercati azionari sono volatili, Brexit incombe, le ripercussioni delle elezioni negli Usa continueranno per molto tempo e si temono nuove ondate dell’epidemica sia in Europa che negli Stati Uniti.
Quindi le credenziali del settore immobiliare, con asset sicuri e tangibili, sono sempre più evidenti e apprezzate».
Fonte: The Knight Frank “Prime Global Cities Index” – Q3 2020