Un Patrimonio da Salvare: sollecitazioni e proposte per la riqualificazione energetica degli edifici in Italia

Immagine relativa all'analisi delle proposte per la riqualificazione energetica degli edifici in Italia

Un documento condiviso e programmatico è stato firmato dai principali operatori della filiera del rinnovamento edilizio, associazioni dei consumatori e enti di tutela ambientale, con l’obiettivo di portare all’attenzione delle istituzioni la necessità di una politica strutturata ed efficace per la riqualificazione edilizia.

È nato così “Un Patrimonio da Salvare“, presentato da 25 realtà che rappresentano oltre 430.000 consumatori, 150.000 lavoratori, 600.000 professionisti, 8.000 imprese e 410 industrie di produzione.
Raffigurando, quindi, un appello collettivo per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo, puntando ad un futuro sostenibile per il patrimonio immobiliare italiano.

I soggetti coinvolti da questa iniziativa sono Adiconsum, AEM – Associazione Energy Managers, AiCARR, AIPE, Altroconsumo, Anfit, ANING – Associazione Nazionale Ingegneri, Anit, Anpe, ARSE, Assocond CO.NA.FI, Assovernici, Gruppo pitture e vernici Federchimica-Avisa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, Cortexa – Eccellenza nel Sistema a Cappotto, Federcomated, Federazione Filiera Legno, F.I.V.R.A., ISI Ingegneria Sismica Italiana, Legambiente, Kyoto Club, Rete Professioni Tecniche, Renovate Italy e Rete Irene.


SINTESI DEL DOCUMENTO

Considerazioni principali:

  • Obsolescenza del patrimonio edilizio: la maggior parte degli edifici è vecchia e inefficiente sia dal punto di vista energetico che sismico.
  • Impatto ambientale degli edifici: gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra in Europa, contribuendo ai cambiamenti climatici e ai conseguenti disastri ambientali.
  • Efficientamento energetico: la riduzione della domanda energetica negli edifici è cruciale per risparmiare, migliorare il comfort abitativo, favorire l’uso di energie rinnovabili e garantire la sicurezza energetica del paese.
  • Accesso limitato agli interventi: molti cittadini non possono permettersi interventi di riqualificazione, aggravando povertà energetica e disuguaglianze.
  • Chiarezza normativa: la poca chiarezza nelle politiche governative e la riduzione degli incentivi hanno causato recessione nel settore edilizio, mettendo a rischio occupazione e investimenti.

Richieste principali:

  • Chiarezza nelle politiche: definire linee guida chiare per favorire la riqualificazione edilizia, considerandola un’opportunità per migliorare la qualità della vita e promuovere la sostenibilità.
  • Piano nazionale di ristrutturazione: redigere un piano con obiettivi precisi, misure di stimolo e un provvedimento ponte per garantire continuità fino al 2025.
  • Stabilità normativa: garantire regole certe e stabili, evitando decreti d’urgenza e prevedendo monitoraggi periodici.
  • Incentivi accessibili: rendere gli interventi di riqualificazione accessibili a tutti, con incentivi semplici, trasferibili e sostenuti da adeguati meccanismi finanziari.
  • Coinvolgimento degli attori del settore: creare un gruppo di lavoro con esperti e beneficiari per elaborare nuove misure di sostegno.
  • Fondi europei dedicati: sollecitare risorse comunitarie per attivare finanziamenti privati in modo prevedibile e sostenibile.
    La riqualificazione edilizia è considerata una priorità per garantire efficienza energetica, sicurezza, e migliorare le condizioni sociali e ambientali del patrimonio immobiliare.

Fonte: Adiconsum.it – 27 novembre 2024

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