Scenari immobiliari ha dedicato un report alla situazione del mercato immobiliare di Roma, anche alla luce della sua candidatura all’Expo del 2030.
Sicuramente si apriranno nuove opportunità, con un conseguente rimbalzo dei prezzi tra i più elevati in Europa.
Le previsioni parlano di una crescita potenziale del 15,4% in cinque anni, seconda solo a Parigi (19,3%).
Prezzi in salita, ma rimane il divario fra centro e periferia.
Secondo il dossier Roma 2030, realizzato insieme alla società Fabrica Immobiliare Sgr, gli investimenti immobiliari a Roma passeranno da 1 miliardo circa del 2020 a 2 miliardi nel 2022, portando la capitale al quarto posto in Europa (dopo Londra, Parigi e Madrid) fra le città più attrattive.
E questo nonostante tutte le sue contraddizioni, in primis quella di non avere in cantiere progetti di rigenerazione urbana destinati alle periferie, dove infatti i prezzi delle case sono in discesa.
Esaminando nel dettaglio il valore del mattone al metro quadro, notiamo che il divario fra centro e aree periferiche è notevole e non sembra destinato a colmarsi.
Anzi, nel 2021 il prezzo medio per un’abitazione in centro è superiore ai 9.000 euro/mq, con una crescita del +5% negli ultimi 5 anni, mentre in periferia il costo è intorno ai 3.500 euro, ovvero il -7% rispetto al 2016.
Quanto ai canoni di locazione, in centro si attestano sui 375 euro/mq/anno (+7,2%, in 5 anni), nelle zone semicentrali sui 280 euro/mq/anno e sui 135 euro/mq/anno in periferia, con un calo del 12% rispetto al 2016.
Fonte: immobiliare.it – 4 ottobre 2021