ROMA: il focus sui prezzi delle abitazioni rilevato dall’ISTAT (congiunturale +0,3%, tendenziale -0,5%), del secondo trimestre 2021

ROMA

All’interno delle statistiche relative alle stime preliminari nel secondo trimestre 2021, dell’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie per fini abitativi o per investimento – elaborate dall’ISTAT – si evidenziano alcuni dati relativi alla città di Roma.

A Roma si rileva un’inversione di tendenza dei prezzi che registrano un calo su base annua dello 0,5% (da +1,7% del trimestre precedente), attribuibile esclusivamente ai prezzi delle abitazioni esistenti che diminuiscono dello 0,8% (da +1,3% del primo trimestre), mentre i prezzi delle abitazioni nuove continuano a crescere anche se in misura minore rispetto al primo trimestre (da +4,7%, a +2,6%).
Su base congiunturale si rileva una crescita per entrambe le componenti del +0,5% per le abitazioni nuove e del +0,3% per le abitazioni esistenti.

Elenchiamo di seguito gli specifici ed interessanti numeri relativi al I e II trimestre del 2021, con i relativi indici e variazioni percentuali congiunturali e tendenziali (base 2015=100).

ABITAZIONI NUOVE:

PERIODOVariazioni congiunturaliVariazioni tendenzialiINDICI
I Trim
+3,8+4,7103,0
II Trim
+0,5
+2,6
103,5

ABITAZIONI ESISTENTI:

PERIODOVariazioni congiunturaliVariazioni tendenzialiINDICI
I Trim
+2,8+1,395,1
II Trim
+0,3
– 0,8
95,4

TOTALE:

PERIODOVariazioni congiunturaliVariazioni tendenzialiINDICI
I Trim
+2,9+1,796,1
II Trim
+0,3
– 0,5
96,4


L’ISTAT inoltre rende noto che nel secondo trimestre del 2021, rispetto alla media del 2010, i prezzi delle abitazioni a Roma nel loro complesso diminuiscono del 26,3%, dove dal 2020 si alternano aumenti e diminuzioni.
Risultano invece in crescita dell’8,4% a Milano, dove la loro risalita era iniziata già alla fine del 2015 e diminuiscono del 17,6% a Torino, dove la ripresa è iniziata solo nel 2017 ed ha avuto un andamento altalenante.


Gli atti notarili di compravendita immobiliare costituiscono la fonte informativa su cui l’ISTAT basa la costruzione degli indici dei prezzi delle abitazioni.
Con gli indici del primo trimestre 2018, l’Istat avvia la pubblicazione dell’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) utilizzando una nuova base dati, sempre proveniente dall’Agenzia delle Entrate, più completa e tempestiva.
I dati dei rogiti hanno acquisito una rilevanza statistica ai fini del calcolo dei nuovi indicatori grazie agli effetti di importanti innovazioni normative che determinano una maggiore coerenza tra il prezzo dichiarato e quello effettivamente pagato (art. 1, comma 497, Legge Finanziaria 2006; art. 1, comma 309, Legge Finanziaria 2007; art. 1, commi 164 e 165, Legge Finanziaria 2008).
Inoltre, la possibilità data ai notai di eseguire i diversi adempimenti relativi allo stesso atto immobiliare con la trasmissione online del Modello Unico Informatico (MUI), entro trenta giorni dalla data dell’atto, valorizza ulteriormente la fonte in quanto assicura la disponibilità di una base dati aggiornata tempestivamente.
La disponibilità dei dati pregressi ha consentito la revisione dell’intera serie storica pubblicata (a partire dai dati del 2010) e la produzione di indici dei prezzi delle abitazioni con un maggior dettaglio territoriale.


Fonte: ISTAT – Statistiche del secondo trimestre 2021 – 20 settembre 2021


GLOSSARIO:
Abitazioni nuove: abitazioni di nuova costruzione o esistenti, ristrutturate e vendute dalle imprese operanti nell’edilizia.
Abitazioni esistenti: abitazioni esistenti, vendute dalle famiglie o da altri settori istituzionali.
Variazione congiunturale: variazione rispetto al periodo precedente.
Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
IPAB: indice dei prezzi delle abitazioni sia nuove sia esistenti acquistate dalle famiglie indipendentemente dalla finalità d’uso, ossia dal fatto che l’acquisto venga realizzato per fini abitativi o per investimento.