Scenari Immobiliari: crescita dei prezzi del mercato residenziale italiano nel 2022 (Roma +2%), con un andamento attuale in affanno rispetto all’EU

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Ha avuto corso il 29esimo Forum Scenari di Santa Margherita Ligure, con la presentazione dell’European Outlook 2022 realizzato da Scenari Immobiliari, con un particolare focus sul mercato immobiliare italiano.

Secondo il Report, anche se in ripresa, rispetto all’andamento del fatturato degli altri grandi Paesi europei, l’Italia è ancora oltre venti punti indietro.
Il gap, come precisa il presidente Mario Breglia, è ancora più ampio se si considera l’andamento dei prezzi medi delle residenze.

L’Italia è l’unico Paese europeo in cui le quotazioni sono ancora 10 punti inferiore rispetto al 2010, contro un +40% della media europea.

Rilevante la ripresa del settore alberghiero, ma il calo nel 2020 era stato notevole.
Ancora negativo, ma con dimensioni diverse rispetto al 2020, il segmento degli uffici. La pandemia ha modificato la domanda.
Gli immobili che rispondono alle nuove esigenze degli utenti incontrano facilmente il mercato, anche se canoni e rendimenti restano contenuti.

Bene la logistica che sta vivendo un altro anno di grande crescita.
A dominare il mercato sono i grandi nomi dell’e-commerce che cercano nuovi siti di distribuzione.
I rendimenti sono in calo e ormai in linea con quelli degli uffici.

Anche il 2021 si conferma negativo per il settore commerciale.
Mentre la Gdo – per effetto degli investimenti in nuove realizzazioni, ha avuto un leggero incremento – continua la contrazione per i negozi.

Lieve calo per il mercato delle seconde case a uso turistico, ma è in crescita la domanda di seconde case da usare come alternativa o complemento alla prima abitazione urbana, conseguenza delle trasformazioni avviate dalla pandemia.

Le previsioni per il 2022 sono per un mercato in forte ripresa, fino al numero record di 140 miliardi di euro, equivalente a un incremento del 13,4% in dodici mesi.

Mentre la media italiana dei prezzi delle case, nel prossimo anno, sarà positiva, permane ancora il segno meno nei capoluoghi di provincia.


Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari:

“Il 2021 si chiude per il mercato italiano con un fatturato di oltre 123 miliardi di euro in crescita dell’8,7% rispetto al 2020 e anche 5 punti in più rispetto alle nostre previsioni di un anno fa.
L’andamento positivo è stato trascinato, come ovunque in Europa, dal settore residenziale che ha avuto un incremento di 10 punti percentuali.
È una crescita dovuta esclusivamente agli scambi, aumentati sia nel numero che nel peso degli appartamenti più grandi e costosi.

Le quotazioni medie sono ancora intorno allo zero, salvo il segmento del nuovo, dove gli incrementi sono significativi.
Ad esempio, a Milano anche oltre il 5%.

A crescere sarà sicuramente il comparto residenziale frenato solo dalla mancanza di un prodotto di qualità e dalla scarsità di nuove realizzazioni (non più di cinquantamila previste).
In ripresa il segmento degli uffici e sempre vivace la logistica, anche se a ritmi minori rispetto al biennio scorso.

Ancora negativo l’andamento del settore commerciale, soprattutto Gdo, che deve ancora superare lo stress da Covid.

La crescita delle quotazioni più elevata si avrà a Milano con un +2,3% (ma arriva al 6% per le case nuove), seguita da Roma (+2%), poi Bologna (+1,7%), Venezia (+1,5%) e Firenze (+1,4%).
La maggior parte dei capoluoghi rimane a crescita zero o di poco inferiore”.


Fonte: monitorimmobiliare.it – 17 settembre 2021