Dal 1° gennaio 2016 la soglia dell’uso del contante sale dal precedente limite di Euro 1.000 agli attuali 3.000 Euro.
È, pertanto, consentito effettuare pagamenti in contanti fino ad un massimo di 2.999 Euro, anche per i canoni di locazione di unità abitative.
La soglia scende a 1.000 Euro solo per i Money transfer e per i pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.
La legge di stabilità si è però limitata alla modifica dell’art. 49, comma 1, del D.lgs. 231/2007, mentre nulla dice riguardo al disposto del successivo comma 5; ne consegue che per gli assegni bancari e postali permane l’obbligo della clausola di non trasferibilità a partire da 1000 Euro, oltre quello relativo all’indicazione del nome e della ragione sociale del beneficiario.