Direttiva UE sulle case green: i risultati di un sondaggio sulle intenzioni di vendita e acquisto in Italia

immagine sfocata di un form online sulla Direttiva UE sulle case green con i risultati di un sondaggio sulle intenzioni di vendita e acquisto in Italia

Secondo un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research (agenzia indipendente di ricerche di marketing) e Bilendi (leader europeo nella raccolta di dati per ricerche di mercato), quasi 2,5 milioni di italiani avrebbero deciso di mettere in vendita la propria abitazione, per evitare possibili futuri costi di ristrutturazione derivanti dalla normativa sulle case green.

Tenendo nella debita considerazione che l’indagine (svolta tra il 31 maggio ed il 7 giugno 2024) ha sondato le opinioni solo di circa 1.000 persone (in età compresa fra 18 e 74 anni), i risultati possono comunque dare qualche indicazione sul “sentiment” attuale.

I principali risultati:
  • Circa 2,5 milioni di italiani si dichiarano pronti a vendere la propria casa, per evitare i costi di ristrutturazione legati alla normativa;
  • Quasi 3 milioni di italiani che sono alla ricerca di una nuova casa, hanno modificato i loro criteri di selezione, privilegiando immobili efficienti dal punto di vista energetico;
  • Circa 800.000 italiani starebbero cercando intenzionalmente case con basse prestazioni energetiche, per risparmiare sul prezzo d’acquisto;
  • Molti italiani, infine, temono i costi elevati per ristrutturare le proprie abitazioni e pensano che la norma non diverrà operativa in Italia.

Ma anche chi desidera acquistare casa, risulta essere ovviamente influenzato dalla nuova normativa.

Sempre secondo l’indagine, infatti, quasi 3 milioni di italiani alla ricerca di un immobile hanno cambiato i propri criteri di selezione, limitandola a case efficienti e non interessate dalla direttiva UE.
Questa tendenza è particolarmente diffusa nel Nord Ovest, dove la percentuale raggiunge il 60%, rispetto a una media nazionale del 50%.

D’altra parte, secondo lo stesso portale, poco meno di 800.000 italiani stanno cercando intenzionalmente case con basse prestazioni energetiche, sperando di risparmiare sul prezzo d’acquisto.
Questa dinamica è più presente nelle regioni del Centro Italia (18%, rispetto a una media nazionale del 13%).

In Italia, alcune stime suggeriscono che la Direttiva UE sulle case green, potrebbe riguardare quasi 5 milioni di immobili residenziali, con spese di ristrutturazione variabili tra i 20 e i 55.000 euro a famiglia.

Queste cifre spaventano molti italiani: tra chi è a conoscenza della norma, il 43% dichiara di temere i costi elevati per ristrutturare casa.
Non sorprende, quindi, che molti stiano pensando di vendere la propria abitazione piuttosto che affrontare tali spese.

Tuttavia, non tutti sono preoccupati.
Il 15% del campione intervistato si dice fiducioso riguardo a possibili aiuti statali per coprire le spese di ristrutturazione, una convinzione particolarmente diffusa nel Centro Italia (18%).
Circa 2,9 milioni di italiani credono che la norma non diventerà mai operativa in Italia, con una percentuale che raggiunge il 10,5% nel Nord Ovest rispetto a una media nazionale del 9%.


«Un nodo fondamentale saranno gli strumenti che verranno introdotti per aiutare le famiglie ad affrontare questi costi», spiegano gli esperti di Facile.it.

«Attualmente, chi vuole ristrutturare casa può optare per un mutuo ristrutturazione, eventualmente associato all’acquisto se effettuato contestualmente, oppure, se l’importo non è troppo elevato, per un prestito personale.
Quest’ultima soluzione, a differenza del mutuo, non richiede una garanzia reale e potrebbe quindi essere più accessibile per chi ha già un finanziamento ipotecario sulla propria abitazione».


In definitiva, la direttiva sulle case green rappresenterà una sfida importante per il mercato immobiliare italiano, con potenziali costi significativi per molti proprietari.

La percezione della norma è spesso contrastante, tra timori e speranze, ma il successo della sua implementazione potrà probabilmente dipendere anche dalla capacità di mettere a disposizione strumenti finanziari adeguati a supportare le famiglie nel processo di riqualificazione energetica degli edifici.


Fonte: Facile.it – 20 giugno 2024