Superbonus 110%: semplificare il percorso con legge delega (193 interventi presentati e autorizzati in circa 20 giorni)

superbonus-110 percento strutturale
Il ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, si è espresso in audizione presso la commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, precisando che:

“Le norme che sovrintendono alle varie forme di incentivo fiscale per l’edilizia, incluso il Superbonus del 110%, sono molto complesse, dunque è tempo di pensare ad un testo unico.
Per arrivare al testo unico serve però una legge delega, non vedo altro modo per intervenire su questo tema”.

Aggiungendo che la volontà del governo e delle forze politiche, è quella di prorogare la misura del superbonus al 110%.
Chiarendo quindi le intenzioni dell’esecutivo, dopo le polemiche che erano divampate per la mancata proroga pluriennale della misura in manovra.

“E’ evidente che riuscire a mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare, sia dal punto di vista sismico che dal punto di vista delle riduzioni di consumo di energia, consentire che ciò venga fatto a tutte le fasce di popolazione (perché il 110% consente di farlo senza esborso di denaro e quindi chi non può permettersi un intervento di riqualificazione con questo strumento può farlo) e sostenere un settore trainante dei nostri asset produttivi, cioè quello dell’edilizia (che ha scontato una crisi che continua dal 2008 con centinaia di migliaia di posto di lavoro perso in questi 12 anni), fa sì che questa sia probabilmente una delle misure più importanti implementate da Governo e Parlamento.
Perché il lavoro parlamentare è stato molto proficuo ed ha certamente migliorato il testo del dl Rilancio”,

ha ammesso Patuanelli.

VOLONTÀ DI ANDARE OLTRE IL 2021: quindi, ha chiarito il ministro:

“mi sembra importante dare una prospettiva temporale più ampia di quella che oggi è previsto, e riguarda tutto il 2021 per quanto riguarda la parte legata all’ecobonus ed anche i primi sei mesi del 2022, per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione sismica e quindi il sismabonus”.

Lo stesso per il Superbonus.
Le risorse per prorogare la misura dovranno arrivare, tuttavia, dal Recovery fund.

“Va contemperata l’esigenza di prorogare la misura con le esigenze di bilancio dello Stato e in realtà anche dell’intersezione che c’è tra le risorse del bilancio dello Stato proprie e l’utilizzo dei fondi del Next Generation EU, in particolare del Recovery and Resilience Fund.
Anche perché la gittata temporale degli stanziamenti di bilancio del superbonus, che ha una gittata più lunga rispetto alle risorse del Recovery, ci obbliga a fare un ragionamento rispetto alle risorse proprie del bilancio.
Io ritengo però che non sia pensabile che la misura si fermi al 31 dicembre 2021”.

L’ESTENSIONE OGGETTIVA E SOGGETTIVA DELLA PORTATA DEL SUPERBONUS:
Patuanelli ha poi ricordato che si chiede anche di individuare “nuove tipologie di fabbricati che possano essere oggetto di incentivazione al 110% e nuove categorie di individui che possano beneficiarne”.

“è chiaro che ampliarne gli ambiti oggettivi e soggettivi significa anche ampliarne le risorse necessarie per coprire la misura, e quindi è chiaro che può portare ad un problema.
Ricordo che non esiste soltanto il superbonus rispetto agli interventi di efficientameto degli edifici”

ha sottolineato il titolare dello Sviluppo economico, ammettendo di non vedere il superbonus come “elemento che possa accompagnare i prossimi 20 anni dell’attività edilizia nel nostro Paese, ma come elemento shock per rilanciare il settore e per implementare un efficientamento sismico ed energetico che è necessario”.

AD OGGI 193 INTERVENTI AUTORIZZATI:
Che la misura del superbonus stia avendo successo lo testimoniano i numeri, come ha chiarito lo stesso Patuanelli:

“Se è vero che di fatto è dal 27 ottobre che il portale Enea riceve le istanze, ad oggi ci sono 5.176 asseverati registrati.
I dati sono del 18 novembre, quindi – dopo poco più di venti giorni di osservatorio fatto da Enea – abbiamo 193 interventi presentati e autorizzati, con una ammissione a detrazione di circa 14,7 milioni di euro ed un credito per 16,2 milioni circa.
Sono numeri ancora molto piccoli perché stiamo parlando di soli 20 giorni, in un quadro operativo per il quale c’è attesa di eventuali elementi di proroga”.

NECESSARIA DELEGA PER TESTO UNICO SUI BONUS:
Secondo Patuanelli è inoltre necessario intervenire per risistemare tutto il complesso normativo riguardante i bonus:

“La sedimentazione normativa ha causato molte complicazioni rispetto ai processi di realizzazione degli interventi.
E quindi credo che sia il momento di parlare di un testo unico, con la consapevolezza che ciò probabilmente deve avvenire attraverso una legge delega, perché non vedo altre modalità di intervento su questo tema.

La mia idea originale era quella di inserire dei collegati alla legge di Bilancio su questo elemento, ma oggettivamente non avrebbe portato alcun beneficio ma, anzi, avrebbe probabilmente avuto l’effetto di ridurre ulteriormente i tempi e quindi il dibattito parlamentare che dovrà svolgersi su un argomento così importante”.

AMPLIARE INTERVENTI DI PROTEZIONE IDROGEOLOGICA E PIENA CIRCOLARITÀ DEL CREDITO IMPOSTA:

“Per quanto riguarda altri interventi di riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare, credo che, per quanto riguarda la parte sismica, andrebbe soprattutto ampliato verso la protezione idrogeologica”

ha aggiunto il ministro concludendo di essere

“assolutamente convinto che la piena circolarità del credito d’imposta, e quindi la realizzazione della moneta fiscale, sia un obiettivo che dobbiamo raggiungere.
Lo dico perché ci sono altro crediti che stiamo proponendo e stiamo cercando di valutare rispetto alla circolarità, penso a quelli del 4.0 che sarebbe un altro elemento molto importante di attrattività della misura”.


Fonte: energiaoltre.it – 24 novembre 2020