Mutui green: sostenibilità e convenienza, nel mercato immobiliare

Mutui green: sostenibilità e convenienza, nel mercato immobiliare

Il mercato immobiliare e quello creditizio, stanno vivendo una trasformazione all’insegna della sostenibilità.
Guidati da normative europee come la Direttiva EPBD, dagli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance) delle stesse istituzioni finanziarie, ma anche dalla crescente consapevolezza ambientale dei consumatori.

Al centro di questo cambiamento troviamo i mutui green, prodotti finanziari specificamente pensati per chi desidera costruire, ristrutturare o acquistare un immobile con elevati standard di efficienza energetica.
Si differenziano dai mutui tradizionali perché offrono condizioni economiche più vantaggiose, a patto che l’immobile garantisca un miglioramento del consumo energetico di almeno il 30% rispetto agli standard.

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Efficientamento energetico degli immobili: sfide, costi e opportunità

Efficientamento energetico degli immobili: sfide, costi e opportunità, secondo la ricerca di Standard & Poor’s Global Ratings

Nel contesto globale della lotta ai cambiamenti climatici e della transizione verso un futuro sostenibile, il settore immobiliare si configura come un attore cruciale.
Responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di gas serra, l’efficientamento energetico degli edifici rappresenta una priorità imprescindibile per raggiungere gli obiettivi climatici internazionali.

Considerando che l’80% degli edifici residenziali nell’Unione Europea sono stati costruiti prima del 2000, però, la transizione verso un patrimonio immobiliare a basse emissioni di carbonio si conferma ardua, come evidenziato da una specifica ricerca di Standard & Poor’s Global Ratings.
Con investimenti significativi, per centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il periodo post-2030.

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Risparmi energetici in Italia: un passo avanti verso la sostenibilità, 56,2% dei risparmi 2023 generati dalle detrazioni fiscali

immagine di persone che esaminano il Report sui Risparmi energetici in Italia nel 2023

Il 2023 si è rivelato un anno di grandi progressi per l’efficienza energetica in Italia, secondo il 13° Rapporto Annuale ENEA sull’efficienza energetica.

Nel 2023, come precisato nel report, il nostro Paese ha registrato un risparmio energetico superiore a 3,6 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), un valore equivalente al consumo elettrico annuale di regioni come Lazio e Toscana.
Questo risultato è frutto di una combinazione di politiche pubbliche mirate, incentivi fiscali e un crescente impegno da parte di cittadini e imprese.

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OCSE | Riqualificazione energetica degli edifici: report e suggerimenti relativi all’Italia, per il conseguimento degli obiettivi europei

Immagine di una strada italiana, con alcuni edifici oggetto di riqualificazione energetica

Gli edifici giocheranno un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, previsto dalla direttiva sul miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (EPBD).

Con una quota del 20% delle emissioni totali (superiore alla media UE), il settore edilizio italiano dovrebbe intensificare gli sforzi per accelerare la decarbonizzazione, secondo il Rapporto OECD (2024), Studi economici dell’OCSE: Italia 2024, incaricato di analizzare la situazione economica dei Paesi membri dell’Organizzazione.
Che ha sottolineato come, nonostante l’obiettivo di ridurre le emissioni del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005, la riduzione effettiva dal 2005 al 2021 sia stata inferiore al 15%.

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Case green: possibile avere il 37% di immobili in classe “A” nel 2050, grazie a incentivi e finanziamenti dedicati

Immagine grafica che rappresenta l'analisi di CRIF sulla possibilità di avere il 37% di immobili in classe “A” nel 2050, grazie a incentivi e finanziamenti dedicati

CRIF S.p.A., società italiana specializzata in servizi di informazione creditizia e della gestione del rischio, tramite il proprio ESG Outlook (osservatorio sulla sostenibilità di imprese, individui e immobili), ha analizzato il processo di efficientamento energetico degli immobili italiani e i possibili scenari futuri.

Le recenti normative europee sulla sostenibilità degli edifici obbligano, infatti, il patrimonio immobiliare italiano a importanti prospettive di evoluzione.
Con un processo già in atto, che vede in classe “A” oltre il 40% degli immobili ristrutturati nel 2023 e il 90% delle nuove costruzioni.

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Efficienza energetica delle abitazioni: considerazioni e suggerimenti della Banca D’Italia

Immagine stilizzata di una casa, per rappresentare gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica

Le norme europee sull’efficientamento energetico delle abitazioni potrebbero avere un impatto significativo per il patrimonio immobiliare italiano, caratterizzato da una significativa presenza di abitazioni con caratteristiche di performance energetiche insoddisfacenti.

Secondo le riflessioni presenti nell’approfondimento di Banca D’Italia, parte della recente pubblicazione “Questioni di economia e finanza”, l’intervento pubblico dovrebbe rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti e concentrarsi sulle misure maggiormente in grado di migliorare l’efficienza energetica.
Sarebbe anche opportuno, inoltre, un’adeguata compartecipazione al costo da parte del beneficiario, un mix più equilibrato di strumenti e un adeguato livello di stabilità e certezza dell’incentivo.

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