MUTUI: flessione del tasso variabile e consueta forte prevalenza delle richieste per il fisso (99,5%), a luglio 2024

Immagine relativa ai dati rilevati nell'osservatorio di luglio 2024 da parte di MutuiOnline, relativo ai mutui

Anche il tasso variabile sembra imboccare la strada dei ribassi, dopo che nei mesi scorsi si erano registrati sensibili miglioramenti sul fronte dei mutui a tasso fisso.
È quanto emerge dall’ultimo Osservatorio mensile di MutuiOnline.it, riferito al consuntivo di luglio 2024.

Le tendenze trovano conferma nelle richieste di mutui a 20 e 30 anni, con un TAN medio del variabile al 4,87% (diminuito di 24 punti base in due mesi) e con le migliori offerte di mercato al 4,49%.
Quanto al fisso, la media è del 3,27%, con le migliori condizioni del tasso al 2,90%.

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Mutui: domanda in crescita del +3,4%, nel primo semestre 2024

Immagine relativa all'andamento delle richieste di mutuo, nel primo semestre 2024

Nei primi mesi dell’anno, si è registrata una crescita costante della domanda di mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane, sostenuta dal taglio dei tassi di interesse operato dalla BCE.

Secondo l’ultima e recente analisi del Barometro di CRIF, infatti, nel primo semestre del 2024 le richieste di mutuo sono aumentate del +3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un significativo incremento delle surroghe (+6,4% nel primo trimestre 2024, rispetto al primo trimestre 2023).
A giugno, inoltre, queste richieste hanno raggiunto il 5,8% del totale, il secondo valore massimo del semestre dopo il picco di marzo.

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Mutui: rilevanza delle surroghe, con attenzione allo spread

Rappresentazione grafica dell'analisi dell'andamento dei Mutui, con rilevanza delle surroghe e attenzione allo spread

Il 2023 ha segnato un significativo ritorno delle surroghe.
Strumento fondamentale per chi ha un mutuo a tasso variabile e ha dovuto affrontare aumenti delle rate fino al 60%.

L’emergenza legata ai tassi variabili non si è, ad oggi, ancora risolta completamente.
Ma ci sono segnali di un possibile ritorno alla normalità, con tassi variabili che potrebbero allinearsi a quelli fissi, grazie al primo abbassamento dei tassi deciso dalla BCE il 6 giugno scorso.

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