
Come comunicato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) nel recente rapporto mensile, a settembre 2025 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato del 3,25%, in leggera diminuzione rispetto al 3,28% del mese precedente e al 3,31% di settembre 2024.
I dati preliminari di ottobre, inoltre, confermano una relativa stabilità dei tassi di riferimento, con i primi 9 giorni del mese che hanno registrato un tasso medio Euribor a 3 mesi del 2,02% (in flessione di un punto base rispetto al livello medio registrato a settembre 2025), mentre l’IRS a 10 anni ha raggiunto il 2,70%, superiore di un punto base rispetto a settembre 2025.
I valori Euribor e IRS, a settembre 2025:
A settembre 2025, invece, il tasso Euribor a 3 mesi medio rilevato (tasso interbancario utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso variabile) è stato del 2,03% (era del 2,02% ad agosto 2025 e del 3,43% a settembre 2024), mentre quello IRS a 10 anni (tasso interbancario di riferimento utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso) è stato del 2,67% (2,66% ad agosto 2025 e 2,42% a settembre 2024).
Cosa aspettarsi?
L’attuale andamento dei tassi di riferimento delinea un mercato in una chiara stagione di assestamento, con la discesa dell’Euribor che riflette le aspettative del mercato verso una politica monetaria meno restrittiva da parte della Banca Centrale Europea nel breve-medio termine.
Al contrario, il leggero rialzo dell’IRS suggerisce una maggiore cautela sulle prospettive economiche e inflazionistiche a lungo raggio.
Questa dinamica sta riducendo la forbice tra il costo di un mutuo a tasso variabile e uno a tasso fisso, ponendo i futuri mutuatari di fronte a un bivio strategico: scommettere su un ulteriore calo dei tassi variabili per capitalizzare su rate iniziali più basse, oppure cogliere l’opportunità di bloccare un tasso fisso a condizioni ancora competitive, mettendosi al riparo da future e imprevedibili oscillazioni del mercato?
Fonte: ABI – 11 ottobre 2025
MUTUI: aumento del numero di immobili ipotecati (+5,0%) e delle erogazioni (+21,5%), nel 2024