TECNOBORSA: indagine 2021 sulle famiglie italiane e il mercato immobiliare nelle 6 grandi città (intermediazione e valutazione)

TECNOBORSA Utilizzo operatori immobiliari nelle grandi citta'

Dalla specifica indagine Tecnoborsa 2021, è emerso che sempre più famiglie si rivolgono alle agenzie immobiliari per ricevere un supporto professionale sia in caso di acquisto che di vendita del proprio immobile.

Valter Giammaria, Presidente di Tecnoborsa, nell’introdurre i risultati dell’Indagine Tecnoborsa 2021 sui temi dell’intermediazione immobiliare ha dichiarato che:

“Sempre più famiglie si rivolgono alle agenzie immobiliari per ricevere un supporto professionale sia in caso di acquisto che di vendita del proprio immobile.
Questa tendenza testimonia l’importanza di poter contare – attraverso un dialogo diretto – su figure tecnicamente all’altezza di rispondere alle molteplici esigenze connesse ad un processo delicato come quello della compravendita di un immobile.”

L’intermediazione:
Dall’Indagine Tecnoborsa 2021 è emerso che circa il 60% acquirenti residenti nelle sei maggiori città italiane ha fatto ricorso all’aiuto di un’agenzia immobiliare e tale percentuale è salita di 2,5 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazioni, toccando il suo massimo storico.
In alcune delle città prese in esame la percentuale è ancora più alta di quella riscontrata per il campione di riferimento, infatti a Torino si raggiunge il 71,6% e a Palermo il 68,5%.
Roma e Genova sono allineati al valore medio, mentre, a Napoli e Palermo il dato è più basso, toccando a parità di punteggio il 52%.

Andando ad analizzare attraverso quali canali informativi l’acquirente è venuto a conoscenza dell’abitazione comprata, è emerso che al primo posto ci sono gli annunci pubblicati su Internet.
In particolare per il 27,3% dei casi hanno funzionato gli annunci su siti di offerte immobiliari e per il 26,8% quelli pubblicati sui social network.
Al terzo posto, con il 25,6%, c’è il passa parola con conoscenti, custodi di stabili o altri e, a seguire con percentuali decisamente più basse, per l’11,7% è stata fondamentale la consultazione di riviste specializzate.
Per il 5,7% la lettura di cartelli vendesi e, infine, per il 2,9% delle famiglie l’individuazione del bene è avvenuta recandosi fisicamente nelle agenzie immobiliari.

Dal confronto con l’Indagine precedente si è riscontrato che cresce notevolmente l’utilizzo di Internet che è arrivato a coprire circa il 54% della quota di mercato, si riscontra anche una lieve crescita dell’utilizzo delle riviste specializzate mentre, dopo anni in cui è stato il canale preferito nelle grandi città, diminuisce il ricorso al passa parola.

Andando ad analizzare il fenomeno nelle singole città, si è riscontrato che è alto l’utilizzo del passa parola a Genova (30,3%), Torino (29,7%) e Palermo (29,6%).
Gli annunci pubblicati in Internet attraverso social network hanno avuto successo a Roma (31,5%), quelli sui siti di offerte immobiliari hanno avuto un riscontro del 31,5% a Roma e del 27,0% a Milano.
Gli annunci pubblicati su riviste specializzate a Napoli (17,9%) e Genova (13,6%); i cartelli vendesi a Milano (7,8%), Genova (7,6%) e Palermo (7,4%).
Infine, le agenzie immobiliari sono state utilizzate come canale informativo per lo più a Torino (6,8%) e Napoli (4,5%)

Il canale informativo più efficace – per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni – non è più il passaparola: al primo posto ci sono i siti di offerte immobiliari e i social network, a coprire il 54,1% della quota di mercato.
Solo il 2,9% degli intervistati ha affermato di aver individuato il bene, in seguito acquistato, recandosi direttamente presso un’agenzia immobiliare.

Tuttavia, da un’analisi più approfondita si è rilevato che più del 65% del totale degli annunci diffusi sui diversi canali in realtà sono stati pubblicati proprio da agenzie immobiliari.
Dunque, il più delle volte il ricorso alle agenzie stesse da parte di chi acquista è una scelta obbligata, in quanto nel 58,8% dei casi l’immobile acquistato era stato affidato a questa figura di intermediazione dal venditore.
Tale percentuale è sopra al livello medio Roma (66,4%) e Torino (60,8%).

Analizzando l’offerta è emerso che più dei due terzi di coloro che hanno venduto un bene sono ricorsi all’aiuto di un’agenzia immobiliare e, rispetto al 2019, si è avuto un incremento di ben 5,3 punti percentuali.
A livello di singola città, è molto alto l’utilizzo dell’agenzia per cedere un immobile a Roma (82,6%), seguita da Napoli (69,2%).
Mentre presentano, rispetto alla media del campione, uno scarso ricorso a questa figura di intermediario immobiliare le famiglie residenti a Milano (63,4%), Torino (57,9%), Genova (57,8%) e Palermo (47,1%).

Da un focus sui canali utilizzati per promuovere il bene venduto da parte delle famiglie che non sono ricorse all’aiuto dell’agenzia immobiliare per effettuare la vendita è emerso che il 65,8% ha utilizzato il passa parola, il 31,7%, a parità di punteggio, i cartelli vendesi e i siti specializzati su Internet, il 29,2% i social network e il restante 11,7% le riviste specializzate).

Guardando più da vicino i canali utilizzati per pubblicizzare il bene venduto, da parte di chi non ha utilizzato l’agenzia immobiliare, è emerso che, come in passato, quello più utilizzato è il passaparola, anche se la quota di chi ne ha fatto ricorso è scesa di ben 6 punti percentuali.

A livello di singole città si è rilevato che il passa-parola è stato il canale preferito a Palermo (77,8%) e Roma (66,7%).
Internet – attraverso i social network – a Palermo (38,9%), Napoli (33,3%) e Genova (31,6%).
I siti specializzati a Milano (42,3%), Genova (42,1%) e Torino (37,5%), le riviste specializzate a Palermo (22,2%), Napoli (16,7%) e Roma (14,3%).
Infine, i cartelli vendesi a Genova (42,1%), Torino (37,5%) e Napoli (33,3%).

Da un confronto tra domanda e offerta si è rilevato che il ricorso all’agenzia immobiliare, è cresciuto in entrambi i casi ma, come sempre, più da parte di chi vende che di chi acquista, con un gap di 7,5 punti.

Tra coloro che hanno fatto la doppia transazione – ossia venduto e acquistato – nel biennio preso in esame, è emerso che il 41,4% ha utilizzato l’agenzia in entrambi i casi, il 25,7% vi è ricorso solo per vendere, il 18,1% solo per acquistare ed il restante 14,8% non ne ha fatto uso in entrambi i casi.

La valutazione:
Per quanto riguarda la valutazione, più della metà delle persone che hanno dichiarato di avere acquistato un bene nel biennio 2019-2020 ha affermato di aver valutato e/o fatto valutare il bene, valore è decisamente in crescita rispetto all’Indagine precedente (+4,1 punti percentuali).
È anche diminuita la quota di chi non ha fatto ricorso all’aiuto di un professionista del settore, decidendo di fare da solo con il supporto di programmi presenti su Internet o consultando fonti varie.

Dall’analisi dell’offerta è emerso che circa l’83% di chi ha venduto un bene ha scelto di farlo valutare prima di immetterlo sul mercato e, rispetto a quanto rilevato nel biennio precedente, c’è stato un lieve incremento di 1,1 punti.
Di questi ben il 57,4% ha fatto fare una valutazione all’agenzia immobiliare, cui ha conferito il mandato di vendita.

Come in passato è rimasta decisamente bassa la quota di famiglie che ha scelto il libero professionista abilitato, ma va evidenziato che il ricorso a questa ultima figura è decisamente cresciuta, raggiungendo il massimo storico da quando Tecnoborsa ha iniziato a monitorare il fenomeno.

Infine, dal confronto tra domanda e offerta, è emerso come in tutte le Indagini precedenti, che il ricorso alla valutazione è molto più alto tra chi vende.
Inoltre, chi vende ricorre principalmente all’agenzia immobiliare mentre chi acquista preferisce valutare il bene da solo, piuttosto che ricorrere all’aiuto di un libero professionista.

Andando ad approfondire più da vicino le singole città, è emerso che è molto alto il ricorso alla valutazione prima di acquistare un immobile a Torino (68,5%), seguita, con una significativa differenza, da Napoli (59,8%), Genova (59,7%).
Mentre presentano uno scarso ricorso a questa figura professionale le famiglie residenti a Palermo (49,7%), Roma (48,5%) e Milano (47,3%).

A livello di singola città è molto alto il ricorso alla valutazione prima di vendere un immobile a Roma (88,4%), seguita da Palermo (85,3%), Genova (84,4%).
Mentre presentano uno scarso ricorso a questa figura professionale le famiglie residenti a Torino (80,7%), Milano (76,1%) e Napoli (74,4%).

La quota di famiglie che hanno dichiarato di aver stimato autonomamente l’immobile prima di acquistarlo, sulla base di dati pubblicati è decisamente sopra media a Milano (44,3%), Genova (37,5%) e Roma (35,1%).
La percentuale di coloro hanno valutato il proprio immobile utilizzando programmi presenti su Internet è alta a Genova (46,9%) e Palermo (43,2%), mentre il ricorso all’agenzia immobiliare è alto a Torino (45,7%) e Palermo (43,2%).
Infine, si sono rivolti a un libero professionista abilitato, le famiglie che risiedono a Roma (32,4%), Palermo (29,7%) e Napoli (27,5%).

Andando a studiare la tipologia di canale utilizzato da parte di chi ha fatto valutare e/o ha valutato il bene prima di venderlo, si è riscontrato che il 57,4% è ricorso all’aiuto di un’agenzia immobiliare, il 31% si è avvalso del supporto di programmi presenti su Internet ed il 28,7% ha fatto da solo sulla base di dati pubblicati da fonti varie.
Infine, il 18,2% si è rivolto a un libero professionista abilitato.

Rispetto a quanto rilevato nell’ Indagine precedente, è cresciuto il ricorso all’agenzia immobiliare e al libero professionista abilitato, un pochino meno il fai da te, questo sta a dimostrare che le famiglie sono sempre più consapevoli che la stima di un immobile è un’attività complessa e che quindi va lasciata a chi ha gli strumenti per poterlo fare in modo adeguato.
La quota di intervistati che hanno affermato di aver stimato l’immobile da soli prima di venderlo sulla base di dati pubblicati da fonti varie è sopra media a Napoli (37,9%), Palermo (31%) e Roma (30,8%).

La percentuale di coloro hanno valutato il proprio immobile utilizzando programmi presenti su Internet è alta a Torino (43,5%) e Milano (35,2%).
Il ricorso all’agenzia immobiliare è sopra la media del campione a Genova (65,8%) e Roma (60,7%).
Infine, si sono rivolti a un libero professionista abilitato le famiglie che risiedono a Palermo (24,1%), Torino (23,9%), Genova (21,1%) e Milano (20,4%).


Fonte: Centro Studi sull’Economia Immobiliare di Tecnoborsa | CSEI – 12 novembre 2021