Uffici: ripresa e dinamismo, nel mercato immobiliare italiano del primo semestre 2024

Immagine della parete di un ufficio, con rappresentati i dati e grafici relativi all'analisi del mercato immobiliare degli uffici in Italia nel primo semestre 2024

Nel primo semestre del 2024, il mercato degli uffici in Italia ha mostrato un significativo slancio, con un totale di circa 800 milioni di euro investiti, secondo il report “Italian Office Spotlight” di Savills.

Questo dato rappresenta un aumento deciso rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2023, riaffermando il settore come uno dei più attrattivi per gli investitori.

Ripresa delle grandi operazioni:

La ripresa delle operazioni di grandi dimensioni è evidente, con Roma in testa grazie a due transazioni che superano i 100 milioni di euro e rappresentando il 55% del totale degli investimenti effettuati.

Milano, invece, continua a essere la piazza più dinamica, con 11 operazioni registrate in questo semestre, per un totale di circa 300 milioni di euro distribuiti sia nelle aree centrali che periferiche.

Crescita della dimensione media delle transazioni:

Anche la dimensione media delle transazioni è in crescita, così come la partecipazione di capitali esteri, che costituiscono il 58% dell’attività.
Segnalando una netta inversione di tendenza rispetto all’anno precedente.

Dopo un periodo di aumento dei rendimenti netti prime, con Milano al 4,25% e Roma al 4,75%, si prevede una possibile compressione nella seconda metà del 2024, favorita da una politica monetaria meno restrittiva.


Il mercato della locazione:

Nel primo semestre del 2024, il mercato delle locazioni di uffici a Milano ha registrato un assorbimento di circa 176.000 m2, un dato sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2%, su base annua).
Nonostante un lieve rallentamento, il numero di transazioni è aumentato del +5%, segnalando un crescente interesse da parte degli occupanti per spazi di dimensioni ridotte.

Questo trend è influenzato sia dall’aumento dei canoni sia dall’adozione di modelli di lavoro ibridi.

Pressione sui canoni e disponibilità limitata:
La disponibilità di spazi resta comunque molto limitata, specialmente nei submarket centrali, continuando ad esercitare pressione sui canoni prime e ad incrementare la domanda in aree meno centrali.
Con una disponibilità limitata di asset di classe “A” nelle zone centrali, il tasso di assorbimento per questa tipologia di immobili si mantiene in linea con il primo semestre del 2023 e con la media degli ultimi cinque anni, attestandosi al 69%.


Prospettive future del mercato:

La pressione sul mercato dovrebbe essere parzialmente attenuata dal previsto completamento di 57 progetti entro il 2027, che aggiungeranno circa 640.000 m2 di nuovi spazi.


Eros Chiodoni, Head of Office Leasing, ha affermato:

“L’assorbimento del primo semestre di quest’anno si attesta sugli stessi valori dell’H1 2023, testimoniando una domanda che si conferma dinamica ma modificata nei suoi parametri.
Cresce infatti sensibilmente il numero delle transazioni, a fronte di una diminuzione della superficie media per transazione.
La contrazione delle superfici è probabilmente un riflesso del combinato disposto tra la crescita dei canoni, in particolare in qualche sottomercato, e il consolidamento del lavoro agile per una certa tipologia di aziende.
Qualità degli spazi, location e rispondenza ai criteri ESG continuano ad essere i driver principali nelle scelte dei tenant.”

Marco Montosi, Head of Investment, ha dichiarato inoltre:

“La graduale ripresa evidenziata nel primo semestre 2024 conferma i buoni fondamentali del settore unitamente alla crescente domanda per uffici di alta qualità conformi agli standard ESG.
La richiesta di prodotto rimane selettiva e sotto dimensionata rispetto alla media quinquennale seppure prevediamo un incremento delle transazioni anche in considerazione dell’attuale profilo rischio rendimento.”


Fonte: Savills – 23 luglio 2024

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