Il rapporto complessivo tra le imposte e il PIL, ovvero la somma delle imposte e dei contributi sociali netti come percentuale del prodotto interno lordo, si è attestato al 41,1% nell’Unione europea (UE) nel 2019, in diminuzione rispetto al 2018 (41,2%).
Nell’area dell’Euro, il gettito fiscale ha rappresentato il 41,6% del PIL nel 2019, invariato rispetto al 2018.
Queste informazioni provengono da una pubblicazione pubblicata da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.
Gli indicatori fiscali sono compilati in un quadro armonizzato che consente un confronto accurato dei sistemi fiscali e delle politiche fiscali tra gli Stati membri dell’UE.
Rapporto tra imposte e PIL, più alto in Francia, Danimarca e Belgio:
Il rapporto tasse/PIL varia in modo significativo tra gli Stati membri, con la quota più elevata di tasse e contributi sociali in percentuale del PIL nel 2019, registrata in Francia (47,4%), Danimarca (46,9%) e Belgio (45,9%), seguiti dalla Svezia (43,6%), Austria (43,1%), Italia (42,6%) e Finlandia (42,3%).
All’estremo opposto della scala, l’Irlanda (22,7%) e la Romania (26,8%), davanti a Bulgaria (30,3%), Lituania (30,4%) e Lettonia (31,3%) hanno registrato i rapporti più bassi.
Il più grande aumento del rapporto tasse/PIL a Cipro, il più grande calo in Belgio:
Rispetto al 2018, il rapporto tasse/PIL è aumentato in dodici Stati membri nel 2019, con l’aumento maggiore osservato a Cipro (dal 33,5% nel 2018, al 35,6% nel 2019), davanti alla Danimarca (dal 45,1% al 46,9% ).
Al contrario, sono state registrate diminuzioni in tredici Stati membri, in particolare in Belgio (dal 47,1% nel 2018, al 45,9% nel 2019), Grecia (dal 42,7% al 41,9%), Svezia (dal 44,4% al 43,6%) e Francia (dal Dal 48,2% al 47,4%).
Diverse politiche fiscali negli Stati membri dell’UE:
Nel 2019, i contributi sociali netti costituivano la maggior parte delle entrate fiscali nell’UE (pari al 14,2% del PIL), seguiti da vicino dalle tasse sulla produzione e sulle importazioni (13,7% del PIL) e dalle tasse sul reddito e sulla ricchezza (13,0%).
Guardando le principali categorie di tasse, prevale una chiara diversità tra gli Stati membri dell’UE.
Nel 2019, la quota delle tasse sulla produzione e sulle importazioni era più alta in Svezia (dove rappresentavano il 22,2% del PIL), Croazia (20,3%) e Ungheria (18,1%), mentre erano più basse in Irlanda (7,8%), Romania (10,7%) e Germania (10,9%).
Per le tasse relative al reddito e alla ricchezza, la quota di gran lunga più elevata è stata registrata in Danimarca (30,7% del PIL), davanti a Svezia (18,0%) e Lussemburgo (16,5%).
Al contrario, Romania (4,8%), Bulgaria (5,5%) così come Croazia e Ungheria (entrambe 6,6%) hanno registrato le tasse più basse sul reddito e sulla ricchezza in percentuale del PIL.
I contributi sociali netti hanno rappresentato un’ampia percentuale del PIL in Germania (17,3%), Francia (16,8%) e Slovenia (16,0%), mentre le quote più basse sono state osservate in Danimarca (0,8% del PIL), Svezia (3,4%) e Irlanda (4,5%).
Fonte: EUROSTAT – 160/2020 – 29 Ottobre 2020