La proprietà immobiliare: differenze e peculiarità dell’Italia, nel contesto (non solo) europeo

Analisi del recente studio “Housing wealth inequality across countries” della Banca Centrale Europea (BCE)

Il possesso di una casa è universalmente riconosciuto come un indicatore fondamentale della ricchezza familiare, ma la propensione al possesso viene interpretata con notevoli differenze tra le nazioni europee.
Un esempio lampante è il confronto tra la Germania, dove meno della metà delle famiglie possiede la casa in cui vive, e l’Italia (75,2%) o la Spagna, dove questa percentuale sale all’80%.

Questo divario significativo, non solo persiste nel tempo, ma si riflette anche nel valore complessivo del patrimonio immobiliare accumulato dalle famiglie nei diversi paesi, come rilevato nel recente studio “Housing wealth inequality across countries” della Banca Centrale Europea (BCE), che ha esaminato le complesse dinamiche che influenzano la ricchezza immobiliare nelle economie avanzate.

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MUTUI: diminuzione del Taeg (3,55%), a dicembre 2024

Grafico dell'andamento del TAEG, dal 2018 a dicembre 2024

Come comunicato dalla BANCA D’ITALIA, attraverso il report mensile “Banche e moneta: serie nazionali”, a dicembre 2024 i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, Taeg), si sono collocati al 3,55% (3,71% a novembre 2024, 4,82% a dicembre 2023).

Questo significa aver beneficiato di tassi di interesse più vantaggiosi, soprattutto rispetto all’anno precedente:

  • Diminuzione congiunturale (rispetto a novembre 2024): -4,31%;
  • Diminuzione tendenziale (rispetto a dicembre 2023): -26,35%

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Piccole famiglie, piccole case? La domanda abitativa in Italia, tra riduzione dei nuclei familiari e carenza di soluzioni adeguate

La domanda abitativa in Italia, tra riduzione dei nuclei familiari e carenza di soluzioni adeguate

Il mercato abitativo italiano è in continua evoluzione, influenzato da dinamiche demografiche, sociali ed economiche complesse.

Alcune interessanti riflessioni su questi aspetti sono presenti in un recente articolo del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio), che ha offerto una panoramica dettagliata su alcuni trend chiave che potrebbero impattare sulla domanda abitativa.

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Agevolazioni prima casa: se acquisto una nuda proprietà, devo trasferirvi la residenza?

Agevolazioni prima casa: quesito relativo all'acquisto della nuda proprietà di una casa e della necessità di trasferirvi la residenza
Dovrei acquistare una nuda proprietà nello stesso comune in cui sono residente con la mia famiglia e vorrei intestarla a me come prima casa.
Devo cambiare la mia residenza, trasferendola presso la nuda proprietà in questione? O è sufficiente che l’immobile si trovi nello stesso comune?

Le agevolazioni “prima casa” spettano, oltre che per l’acquisto della proprietà di case di abitazione (ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9), anche per gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi.

Chiaramente, ove ricorrano le condizioni di cui alla nota II-bis, Tariffa Parte, prima articolo 1, del Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro (Dpr n. 131/1986).

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Casa di proprietà: sfide e ostacoli per le famiglie Italiane, nell’indice di accessibilità dell’Ance

Casa di proprietà: una coppia osserva gli annunci immobiliari, nell'intenzione di acquistare

La casa di proprietà non è solo un bene materiale, ma un simbolo di stabilità economica e realizzazione personale, un rifugio sicuro e uno spazio di espressione individuale.
Un elemento fondamentale dell’identità e del bagaglio culturale, profondamente legato all’identità culturale italiana, ma condiviso anche da altri paesi europei.

Un approfondito rapporto dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), intitolato “Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni“, ha recentemente analizzato lo stato attuale del settore edile e del mercato immobiliare italiano, evidenziandone le difficoltà e le conseguenti implicazioni negative per la mobilità del lavoro e la crescita economica.

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Locazione: aumento tendenziale (+9,3%) del canone medio richiesto, a gennaio 2025 (Roma +17,7%)

Locazione: rilevamento del canone medio richiesto a gennaio 2025

Il mercato residenziale della locazione in Italia continua a mostrare una tendenza al rialzo a gennaio 2025, con un incremento congiunturale del canone richiesto del +0,7%, raggiungendo un valore medio di 14 euro al metro quadro.

Questa variazione, porta l’aumento medio annuo dei canoni delle abitazioni al +9,3%, secondo l’ultimo report del portale immobiliare Idealista relativo agli annunci pubblicati dai propri inserzionisti.

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