Superbonus: alcuni chiarimenti sulla plusvalenza relativa alla cessione degli immobili

Immagine che mostra alcuni punti interrogativi, per il quesito relativo alla possibilità di rimborso versamento eccedente dell'Imposta di registro

Ho letto che chi vende l’abitazione sulla quale sono stati eseguiti interventi agevolati con il Superbonus deve pagare un’imposta del 26% sulla plusvalenza. Ma questo vale per tutti gli immobili? Anche quando l’agevolazione non l’ha avuta il proprietario della casa ma il comodatario?

La legge di bilancio 2024 (articolo 1, comma 64) ha previsto una nuova ipotesi di plusvalenza immobiliare imponibile, per le cessioni a titolo oneroso (poste in essere a partire dal 1° gennaio 2024) di immobili che sono stati oggetto di interventi agevolati, con il cosiddetto Superbonus, che si sono conclusi da non più di dieci anni all’atto della cessione.

Su questa novità l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti con la circolare n. 13 del 13 giugno 2024.

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BANCA D’ITALIA: l’impatto del Superbonus 110% e Bonus facciate, sull’economia italiana

Immagine di un piccolo stabile con lavori di ristrutturazione e grafici, per l'analisi dell’impatto del Superbonus 110% e Bonus facciate sull’economia italiana

La Banca d’Italia ha pubblicato i risultati dello studio L’impatto economico degli incentivi fiscali alle ristrutturazioni edilizie, nel quale è stato analizzato l’impatto economico di due noti crediti di imposta, il “Superbonus 110%” e il “Bonus facciate”.

L’analisi della Banca d’Italia evidenzia che i due incentivi fiscali hanno avuto un impatto significativo sugli investimenti nel settore, ma con un’efficacia inferiore alle aspettative e un costo elevato per le casse dello Stato.
Riconoscendo, però, come il periodo pandemico in cui sono stati concepiti (soprattutto il “Superbonus 110%) – che richiedeva una necessaria tempestività decisionale – non abbia certo facilitato il processo decisionale.

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Superbonus: contributo spese 2024 per famiglie a basso reddito

Immagine che mostra alcuni punti interrogatici, per l'articolo sul cambiamento della normativa fiscale relativa agli affitti brevi
Nel 2024 sarà possibile, per le famiglie a basso reddito, chiedere il contributo a fondo perduto per le spese che danno diritto al Superbonus?

Sì, tale possibilità è stata prevista dal decreto legge n. 212/2023 (art. 1, comma 2), che conferma per il 2024 il contributo a favore di contribuenti con un reddito di riferimento, calcolato in base al quoziente familiare, non superiore a 15.000 euro.

I criteri e le modalità di erogazione del contributo saranno determinati da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di prossima emanazione.

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Superbonus: i chiarimenti nella circolare sulle ultime modifiche normative

Superbonus: i chiarimenti nella circolare sulle ultime modifiche normative

Con la circolare n. 13/E, l’Agenzia delle Entrate spiega le ultime modifiche normative (Decreto “Aiuti-quater”, legge di Bilancio 2023 e Decreto “Cessioni”), che hanno interessato l’agevolazione fiscale relativa al Superbonus 2023.

Tra le principali novità, la proroga dal 31 marzo al 30 settembre 2023 del termine per fruire del Superbonus per gli interventi realizzati sulle unità unifamiliari, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

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BANCA D’ITALIA | gli effetti dei bonus sull’edilizia residenziale: costi ripagati in 40 anni (o meno) e minore esposizione delle famiglie ai costi energetici

Bonus edilizi: pro e contro

Banca d’Italia nel corso di un’audizione davanti alla Commissione bilancio della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi fiscali in materia edilizia, ha espresso alcune considerazioni di carattere analitico, propedeutiche a una prima valutazione di questi strumenti.

Il contributo del settore delle costruzioni alla crescita negli ultimi anni – ha dichiarato Pietro Tommasino Capo del Servizio Assistenza e consulenza fiscale della Banca d’Italia – è stato rilevante su tale settore ed ha inciso in modo significativo il potenziamento degli incentivi in materia edilizia.

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Superbonus 110%: la strategia dei bonus e la cessione dei crediti non va archiviata ma solo ripensata, secondo Nomisma

Superbonus 110%

Dopo lo stop del Governo serve una strategia per riqualificare il 98% degli edifici residenziali esclusi dal Superbonus.

Con il Superbonus gli edifici hanno registrato una riduzione del 50% delle emissioni di CO2 e un risparmio in bolletta tra il 30,9% (salto di 2 classi) e il 46,4% (salto di 3 classi).

Per far fronte alla direttiva UE sulle case green (entro il 2033 classe minima D), agli impegni sulla neutralità carbonica (emissioni zero al 2050) e per sostenere la domanda di 10,3 milioni di famiglie eterogenee, sarà imprescindibile il meccanismo della cessione dei crediti.

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