ISTAT: riscaldamento autonomo presente in quasi l’80% delle case, condizionatori nel 56%

ISTAT: riscaldamento autonomo presente in quasi l’80% delle case, condizionatori nel 56%

Il recente Report ISTAT sulle dotazioni energetiche delle famiglie, rivela l’inarrestabile ascesa del riscaldamento autonomo, scelto dal 79,0% delle famiglie (+6,8 punti percentuali, rispetto al 2021), con il progressivo abbandono degli impianti centralizzati presenti solo nel 15,4% (-2,6 punti) delle abitazioni principali.

A questo si affianca il boom degli impianti di condizionamento, presenti nel 56,0% delle abitazioni di residenza abituale, un valore quasi raddoppiato in un decennio.
Tali scelte sono probabilmente influenzate anche dal contesto abitativo del nostro Paese, con il 45,3% degli immobili residenziali che si trova ancora nelle classi energetiche più basse (F e G), fattore che spinge le famiglie a cercare soluzioni individuali per ottimizzare le spese in un contesto di costi energetici particolarmente variabili.

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Report ENEA 2025: diminuzione del numero di immobili residenziali (-2,1%) e non residenziali (-9,9%), nelle classi F e G

Report ENEA 2025: diminuzione del numero di edifici residenziali (-2,1%) e non residenziali (-9,9%), nelle classi F e G

Il VI Rapporto Annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici (RACEE) di ENEA, si conferma essere una risorsa chiave per comprendere lo stato di salute energetico del patrimonio immobiliare italiano.
L’edizione 2025, inoltre, assume un’importanza strategica alla luce della nuova Direttiva Europea EPBD IV, che impegna anche l’Italia ad accelerare verso un parco edilizio completamente decarbonizzato entro il 2050.

In questo scenario, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) evolve: da strumento tecnico si trasforma in una leva sociale e culturale, fondamentale per informare i cittadini, orientare gli investimenti e guidare la transizione energetica del Paese.

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ENEA: Bonus Casa +112% nel 2024, investimenti per 120 miliardi di euro, più consapevolezza nel mercato immobiliare

ENEA: Bonus Casa +112% nel 2024, investimenti per 120 miliardi di euro e maggiore sensibilità nel mercato immobiliare

Nel 2024 le misure di efficienza energetica in Italia hanno generato un risparmio record, equivalente al fabbisogno di oltre 4 milioni di abitazioni.
Il principale motore di questa trasformazione sono state le detrazioni fiscali, che dal 2021 hanno prodotto un risparmio cumulato (ovvero la somma dei risparmi ottenuti anno dopo anno) di 2,48 Mtep (Milioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio).

Questi alcune delle principali evidenze presenti nel Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2025 di ENEA, che ha evidenziato un’evoluzione cruciale negli incentivi, con il naturale ridimensionarsi dell’impatto del Superbonus e l’accelerazione straordinaria del Bonus Casa (+112%) nel contributo al risparmio energetico nazionale rispetto all’anno precedente.

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CONTO TERMICO 3.0: come funziona e a chi spettano i nuovi incentivi

CONTO TERMICO 3.0: come funziona e a chi spettano i nuovi incentivi

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto, vengono messi a disposizione nuovi incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici.
Protagonista di questa evoluzione è il Conto Termico 3.0, che si presenta come il nuovo strumento utile per investire sull’efficientamento delle abitazioni, ottenendo un ritorno economico concreto e immediato.

Superando la logica delle classiche detrazioni fiscali, infatti, il meccanismo non prevede un recupero della spesa in più anni, ma un contributo diretto sul conto corrente, che per la maggior parte degli interventi avviene in un’unica soluzione.

Ma come orientarsi tra le novità e capire se questo incentivo fa al caso proprio?
Quella che segue è una breve guida, con un focus specifico sulle opportunità, le regole e gli interventi ammessi.

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EFFICIENZA ENERGETICA: il 52% delle abitazioni è in classe F o G, solo l’11,9% in classe A (settembre 2025)

EFFICIENZA ENERGETICA: oltre il 52% delle abitazioni è in classe F o G e solo l’11,9% in classe A, a settembre 2025

L’analisi dei dati registrati all’interno del SIAPE, il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica, offre una fotografia fedele e dettagliata dello stato di salute energetico del patrimonio edilizio italiano.
Il quadro generale, basato su un campione di quasi 7,6 milioni di attestati (APE) registrati a settembre 2025, è ovviamente dominato dall’edilizia residenziale, che rappresenta l’87,5% del campione analizzato.

Focalizzando l’attenzione sulle sole abitazioni utilizzate ad uso continuativo, emerge un quadro critico che evidenzia un patrimonio edilizio che si conferma essere datato ed energivoro, con oltre la metà di questo (il 51,8%) posizionato nelle classi energetiche più inquinanti (F e G).
Una situazione aggravata da una concentrazione geografica che vede il 61,8% di questi immobili residenziali, collocati nella zona climatica E, quella con il fabbisogno termico più elevato d’Italia.

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MUTUI: forte aumento delle richieste (+37%) e performance energetica sempre più rilevante per la concessione

MUTUI: domanda record (+37%) e performance energetica sempre più rilevante per la concessione

L’indagine Bank Lending Survey (BLS) di luglio 2025, condotta dalla Banca Centrale Europea (BCE), ha disegnato un mercato dei mutui per l’acquisto di abitazioni a due velocità.
Da un lato, la domanda ha raggiunto livelli record, con un impressionante aumento congiunturale netto del +37% nel secondo trimestre 2025, spinto dal calo dei tassi e da una rinnovata fiducia, mentre dall’altro le banche hanno mantenuto un approccio cauto, applicando un leggero inasprimento dei criteri di concessione (+2%).

La vera novità è l’impatto sempre più decisivo dei fattori climatici, con la performance energetica degli immobili e il rischio fisico che sono ormai elementi chiave che orientano sia le politiche di credito delle banche sia le scelte dei consumatori.

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