Direttiva case green: necessari 83 miliardi, per intervenire sul 10% degli edifici residenziali

Direttiva case green: esame degli investimenti necessari, per intervenire sul 10% degli edifici residenziali

La Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), nota anche come “Direttiva Case Green”, rappresenterebbe una chance per rilanciare il sistema Paese attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio.

Una recente analisi effettuata da Nomisma ha evidenziato però come, nonostante alcuni progressi, sarebbe necessario un investimento di 83,4 miliardi di euro per raggiungere pienamente gli obiettivi UE.
Intervenendo su circa il 10% degli edifici residenziali, con una spesa media di circa 24.846 euro per unità immobiliare.

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Mutui green: crescita dei finanziamenti rivolti all’efficientamento energetico (16% del totale, ad agosto 2024)

Immagine relativa allè decisioni di politica monetaria della BCE

I mutui green rappresentano oggi circa il 10% del mercato immobiliare, con una rapida crescita negli ultimi anni.
Questa tendenza è alimentata da normative sempre più stringenti in materia di efficienza energetica e da tassi d’interesse più vantaggiosi rispetto ai mutui tradizionali, come rilevato dalle analisi periodiche di MutuiOnline.it.

La crescente consapevolezza ambientale ed i benefici economici associati a questi finanziamenti, unitamente alla spinta normativa della Direttiva “Case Green”, ne stanno inoltre accelerando la diffusione.

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Certificazione Energetica degli Edifici: classi meno efficienti per la prima volta sotto il 50%, nel 2023

Immagine della strada di una città italiana, con alcuni cartelli stradali che rappresentano i risultati del Rapporto ENEA 2024 sulla Certificazione Energetica degli Edifici

Migliorano in modo significativo le prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale certificato nel 2023, con una percentuale di edifici nelle classi energetiche meno efficienti (F e G) che scende sotto il 50% per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni.

È quanto emerge dal V Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici presentato a Roma, realizzato da ENEA e Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), sulla base degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) registrati nel SIAPE.

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OCSE | Riqualificazione energetica degli edifici: report e suggerimenti relativi all’Italia, per il conseguimento degli obiettivi europei

Immagine di una strada italiana, con alcuni edifici oggetto di riqualificazione energetica

Gli edifici giocheranno un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, previsto dalla direttiva sul miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (EPBD).

Con una quota del 20% delle emissioni totali (superiore alla media UE), il settore edilizio italiano dovrebbe intensificare gli sforzi per accelerare la decarbonizzazione, secondo il Rapporto OECD (2024), Studi economici dell’OCSE: Italia 2024, incaricato di analizzare la situazione economica dei Paesi membri dell’Organizzazione.
Che ha sottolineato come, nonostante l’obiettivo di ridurre le emissioni del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005, la riduzione effettiva dal 2005 al 2021 sia stata inferiore al 15%.

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ENEA: la consistenza del parco immobiliare nazionale, nell’ottica della nuova Direttiva UE sull’efficienza energetica

Immagine che mostra il libro, dal titolo La consistenza del parco immobiliare nazionale, nell’ottica della nuova Direttiva UE sull’efficienza energetica

In Italia vi sono 12,4 milioni di edifici residenziali, dei quali oltre il 60% è stato costruito prima del 1976, anno di entrata in vigore della prima legge sul risparmio energetico.
A questi si aggiungono 1,7 milioni di edifici a uso non residenziale (circa il 12% su un totale di 14 milioni), destinati principalmente a produzione (19%), commercio (16%) e servizi (12%).

Questi alcuni dei dati risultanti dal report “La consistenza del parco immobiliare nazionale” realizzato dal Dipartimento di Efficienza energetica dell’ENEA, che ha fotografato la situazione attuale, in vista degli interventi che potranno essere necessari per conseguire gli obiettivi di risparmio energetico richiesti dalle nuove direttive UE.

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Case green: possibile avere il 37% di immobili in classe “A” nel 2050, grazie a incentivi e finanziamenti dedicati

Immagine grafica che rappresenta l'analisi di CRIF sulla possibilità di avere il 37% di immobili in classe “A” nel 2050, grazie a incentivi e finanziamenti dedicati

CRIF S.p.A., società italiana specializzata in servizi di informazione creditizia e della gestione del rischio, tramite il proprio ESG Outlook (osservatorio sulla sostenibilità di imprese, individui e immobili), ha analizzato il processo di efficientamento energetico degli immobili italiani e i possibili scenari futuri.

Le recenti normative europee sulla sostenibilità degli edifici obbligano, infatti, il patrimonio immobiliare italiano a importanti prospettive di evoluzione.
Con un processo già in atto, che vede in classe “A” oltre il 40% degli immobili ristrutturati nel 2023 e il 90% delle nuove costruzioni.

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