Superbonus 110%: la strategia dei bonus e la cessione dei crediti non va archiviata ma solo ripensata, secondo Nomisma

Superbonus 110%

Dopo lo stop del Governo serve una strategia per riqualificare il 98% degli edifici residenziali esclusi dal Superbonus.

Con il Superbonus gli edifici hanno registrato una riduzione del 50% delle emissioni di CO2 e un risparmio in bolletta tra il 30,9% (salto di 2 classi) e il 46,4% (salto di 3 classi).

Per far fronte alla direttiva UE sulle case green (entro il 2033 classe minima D), agli impegni sulla neutralità carbonica (emissioni zero al 2050) e per sostenere la domanda di 10,3 milioni di famiglie eterogenee, sarà imprescindibile il meccanismo della cessione dei crediti.

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Riqualificazione edilizia: il 37% delle famiglie ha ristrutturato casa negli ultimi 12 mesi

Ristrutturazione casa

Negli ultimi 12 mesi il 37% delle famiglie italiane ha effettuato un intervento di ristrutturazione o miglioramento dell’abitazione in cui vive, ma solo l’11% ha dichiarato che nel prossimo anno investirà in tali interventi.

È quanto emerge dalla ricerca “Bonus fiscali e riqualificazione edilizia- La propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa”, curata da Nomisma e presentata in occasione dell’Assemblea Nazionale ANGAISA.

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NOMISMA | 2° Rapporto sul Mercato immobiliare 2022: analisi congiunturale e prospettive future (di ridimensionamento)

Mercato immobiliare

Il mercato immobiliare entra in questa nuova fase con un’inerzia favorevole, ereditata dal 2021 e dalla prima parte del 2022, sospinta dal forte interesse per la casa da parte delle famiglie e dalla maggiore propensione alla diversificazione da parte degli investitori corporate.

Un desiderio, quello di acquisto dell’abitazione da parte delle famiglie, che continua a essere estremamente significativo, nonostante i rincari si siano abbattuti sul potere d’acquisto e il mercato sia caratterizzato da scarsa capacità reddituale e da dipendenza da credito.

Sono alcune delle riflessioni emerse dal “2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2022” di Nomisma, che analizza l’andamento del settore immobiliare nei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

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Superbonus: importanti benefici dall’impatto sociale e ambientale, anche in termini di ritorni economici

Superbonus-110

Secondo il “primo Bilancio sociale e ambientale del Superbonus 110%”, promosso da Nomisma e Ance Emilia e presentato a Bologna il 13 luglio scorso in occasione del convegno “…C’è transizione senza superbonus?”, la misura fiscale può vantare una serie di benefici che lo rendono uno strumento imprescindibile per trainare il Paese verso una sana e completa transizione ecologica.

Con le sue agevolazioni, le detrazioni ed i rimborsi alle ristrutturazioni edilizie, i 38,7 miliardi di euro, fino ad ora investiti dallo Stato, hanno generato un valore economico di 124,8 miliardi di euro (pari al 7,5% del Prodotto interno lordo del Paese).

Per ogni beneficiario, Nomisma prevede che l’investimento statale consentirà di generare un risparmio annuo medio in bolletta di ben 500 euro.
Per quanto riguarda – invece – l’impatto ambientale, l’investimento effettuato pare abbia e possa ancora contribuire fattivamente sulla politica di transizione ecologica.

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Si attenuano le aspettative di ripresa del mercato immobiliare

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Nella nota mensile pubblicata da Intesa Sanpaolo, si evidenzia come il consuntivo 2021 sul mercato immobiliare residenziale mostri un consolidamento della ripresa avviata nell’estate 2020, dopo il difficile periodo legato alla restrizione del lockdown che aveva interrotto la risalita iniziata prima della pandemia.

Grazie infatti alla marcata ripresa economica il livello degli acquisti di immobili si è mantenuto elevato anche nei primi mesi dell’anno corrente e, fino a qualche settimana fa, lo scenario più verosimile ne avrebbe delineato il prosieguo naturale nei mesi successivi.

Alla luce però delle pesanti conseguenze economiche ed umanitarie scatenate dal conflitto in Ucraina sembra venire meno la spinta emotiva che alimenta il desiderio di un miglioramento abitativo post Covid-19.
Fattore che, unito a una probabile maggiore severità nella concessione del credito, potrebbe ragionevolmente comprimere le dimensioni della domanda di acquisto di immobili.

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NOMISMA: +34% delle compravendite in ambito residenziale nel 2021, ma è forte il rischio di ridimensionamento a causa della guerra in corso

Mercato immobiliare

Nell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare “Marzo 2022” di Nomisma, che analizza l’andamento del settore immobiliare in 13 mercati intermedi (Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno Taranto, Trieste e Verona), si fa riferimento alle conseguenze delle sanzioni adottate dai maggiori Paesi occidentali nei confronti della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.

“Il rischio che l’apprensione degli operatori si trasferisca sugli indicatori di fiducia di famiglie e imprese è concreto, anche se la capacità di reazione dimostrata nell’ultimo biennio non fa escludere possa trattarsi di effetti destinati a risolversi in breve tempo”.

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