L’Osservatorio di MutuiOnline.it – che monitora mensilmente le principali tendenze del mercato – nel trimestre in corso registra il record degli ultimi 10 anni di richieste verso il tasso fisso, che toccano il 96,5% del totale grazie alla loro convenienza.
Un’altra tendenza rilevante è l’aumento delle surroghe, che rispetto all’ultimo trimestre del 2023, passano dal 21,5% al 36,9% del totale, con una spinta trainante soprattutto dalle fasce d’età più giovani.
La durata media delle richieste rimane stabile e si mantiene intorno ai 24 anni, mentre crescono gli importi medi richiesti, che toccano quota 140.702 euro, ai massimi dal 2020.
Secondo quanto registrato dall’Osservatorio di MutuiOnline.it, l’Euribor a 1 e 3 mesi si mantiene intorno al 3,90%, con una differenza di circa 5 punti base tra le due durate.
Mentre l’IRS, che all’inizio del 2024 era al 2,54% (per i prestiti a 20 anni) e al 2,33% (per quelli a 30 anni), è lievemente aumentato, posizionandosi rispettivamente al 2,70% e al 2,49%.
Questo ha creato una situazione inedita per il mercato dei mutui, con il costo medio dei tassi variabili più alto di quello dei fissi da inizio 2023 e, probabilmente, questa tendenza non cambierà fino a quando la BCE non taglierà i tassi.
Il differenziale tra le offerte medie per i mutui a tasso fisso e a tasso variabile a 20 e 30 anni, è di 164 punti base: il tasso variabile si attesta, infatti, al 4,93%, mentre quello fisso al 3,29%.
Questa situazione rende il tasso fisso assolutamente competitivo: oggi un mutuo a tasso fisso arriva a costare la metà di un variabile, con le migliori offerte per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica che si assestano al 2,55%.
Si tratta del un costo più basso delle medie storiche, se consideriamo che nei cinque anni (tra il 2014 e il 2018) il costo medio dei mutui a tasso fisso è stato del 2,78%.
Il consiglio: MutuiOnline.it suggerisce, per chi sta considerando di richiedere un mutuo, è di optare per un tasso fisso per garantirsi stabilità a prezzi convenienti.
Per chi invece ha in essere un mutuo a tasso variabile o a tasso fisso oltre il 3,5%, è arrivato il momento della surroga.
Esempi di riferimento: analizzando due diversi profili di richiedenti è possibile stimare quanto costa oggi accendere un mutuo.
- Tasso fisso: nel caso di un giovane di 32 anni che desidera acquistare un immobile da 200.000 euro richiedendo un mutuo trentennale da 120.000 euro, scegliendo la migliore offerta a tasso fisso standard, si troverebbe con un Tan del 2,90%, una rata da 499 euro e interessi totali di circa 61.700 euro.
- Tasso variabile: optando, invece, per un variabile, ai tassi odierni, avrebbe un Tan del 4,66%, una rata di 622 € e interessi totali di circa 105.000 €.
Con un mutuo green si risparmia: per risparmiare maggiormente, nel caso di acquisto di immobile ad alta efficienza energetica (dalla classe B in su) o riqualificazione dell’abitazione con conseguente miglioramento della stessa, si può scegliere il accendere un mutuo green.
In questo caso, un tasso fisso vedrebbe un Tan del 2,55%, una rata di 477 euro e interessi di circa 53.000 euro, in pratica la metà rispetto al tasso variabile.
Altra ipotesi: una coppia di quarantenni che vuole acquistare una casa più grande dove potersi trasferirsi con i figli, chiedendo un mutuo trentennale da 250.000 euro per l’acquisto di un immobile del valore di 400.000 euro, avrebbe davanti a sé altre tre opzioni:
- la migliore offerta a tasso fisso tradizionale del 3,20%, una rata di 1.081 euro e totale interessi di poco più di 143.000 euro;
- la migliore offerta a tasso variabile, con una rata di 1.323 euro e un totale interessi di oltre 230.000;
- una soluzione green che permetterebbe, anche in questo caso, di risparmiare significativamente, con un Tan al 2,55%, una rata sotto i mille euro (994 €) e interessi totali di 110.000 €, il 23% in meno rispetto al fisso tradizionale e il 52% in meno rispetto al variabile.
Fonte: mutuionline.it – 29 febbraio 2024