ISTAT: compravendite immobiliari in crescita nel II trimestre del 2022 (Abitative +2,5% congiunturale, +6,6% tendenziale)

ISTAT Mercato immobiliare del secondo trimestre 2022

La rilevazione coinvolge tutti i notai in esercizio nel territorio nazionale, che trasmettono trimestralmente i dati statistici agli Archivi notarili distrettuali di appartenenza e successivamente all’Ufficio centrale archivi notarili.
Quest’ultimo, dopo aver effettuato ulteriori controlli, li invia all’Istat.

Dall’analisi dei dati, si evidenzia che nel II trimestre 2022 sono state 280.490 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari (+2,3% rispetto al trimestre precedente e +6,4% su base annua).

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OMI: diminuzione tendenziale (-2,1%) del numero di abitazioni compravendute nel IV trimestre 2022 (Roma -6,1%)

OMI andamento numero di abitazioni compravendute quarto trimestre 2022

Nel quarto trimestre del 2022 il tasso tendenziale delle compravendite del settore residenziale inverte il segno e registra una diminuzione del -2,1%, rispetto allo stesso trimestre del 2021.

Su un totale di oltre 208.000 transazioni, sono state compravendute 4.000 abitazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.

Dopo i rialzi del 2021, con il picco raggiunto nel secondo trimestre del 2021, continua la crescita in maniera più attenuata fino al trimestre in esame in cui si interrompe la dinamica espansiva e si osserva una inversione di tendenza con i tassi di variazione delle compravendite che si portano in negativo.

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Casa di proprietà: uno sguardo sulle preferenze del mondo femminile, in occasione dell’8 marzo

Preferenze nell'acquisto delle case da parte delle donne

Le donne italiane stanno diventando sempre più protagoniste nel mercato immobiliare, anche dal punto di vista della proprietà.
Lo rivela uno studio del portale immobiliare Idealista, condotto su un campione di 3.938 utenti riguardo le loro intenzioni di acquisto.

In particolare, la componente femminile interessata alla casa di proprietà è cresciuta nella categoria single, passando dal 20% al 21,9%, l’unica tipologia di nucleo familiare che ha registrato un aumento significativo rispetto all’anno precedente.

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S&P: prevista una diminuzione dei prezzi delle case in Europa, causa il rialzo del tasso dei mutui

Prezzi delle case in Europa

Nel 2023 i prezzi degli immobili residenziali nella maggior parte dei Paesi europei subiranno un calo, ma non un crollo.
Le previsioni riguardanti l’Italia indicano una flessione dell’1,5% per il 2023, ma una crescita dell’1% per il 2024 e 2025.

È quanto emerge da un rapporto di Standard & Poor’s, nota agenzia mondiale di rating, secondo cui in alcuni Paesi il rallentamento si protrarrà fino al 2024.
Con poche o nulle possibilità di una solida ripresa fino al 2025.

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MERCATO IMMOBILIARE: alcune nuvole all’orizzonte, causa l’aumento del tasso di interesse dei mutui e la spirale inflattiva

NOMISMA-Intenzioni-di-acquisto-di-abitazioni-ed-evoluzione-domanda-mutui-2022

Nella nota mensile pubblicata da Intesa Sanpaolo, si evidenzia come il clima di fiducia di famiglie e imprese si stia deteriorando e gli indicatori congiunturali segnalino il peggioramento dell’attuale fase ciclica.
Conducendo ad un impoverimento della capacità di spesa.

Le evidenze numeriche però non mostrano ancora ciò che sembra prospettarsi per il mercato immobiliare italiano nel breve periodo, vale a dire la chiusura della fase di crescita post-pandemica e l’avvio di una nuova fase di arretramento conseguente all’impennata dell’inflazione.
Quest’ultima insieme al rialzo del costo d’indebitamento, indebolisce infatti la capacità di spesa e d’investimento di famiglie e imprese.

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ISTAT: mercato immobiliare in crescita, nel I trimestre del 2022

ISTAT-Mercato-immobiliare-primo-trimestre-2022

Nel I trimestre 2022 sono 236.599 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari (+1,3% rispetto al trimestre precedente e +10,1% su base annua).

Nel confronto congiunturale, il settore abitativo resta sostanzialmente stabile al Centro (-0,1%) e segna un incremento nelle restanti aree geografiche:

  • Isole: +3,1%;
  • Sud: +1,8%;
  • Nord-ovest: +1,7%;
  • Nord-est: +0,6%.

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