CRIF: in aumento (+2,4%) le richieste di mutui da parte dei 25-34enni

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La perdurante incertezza riguardo i tempi di ritorno a una situazione di normalità post pandemia sta fortemente condizionando le decisioni di spesa degli italiani, con ripercussioni dirette anche sui finanziamenti richiesti per sostenere i consumi e l’investimento sulla casa.
A questa dinamica non si sottraggono le fasce di popolazione più giovane anche se, in alcuni casi, si rilevano differenze anche sostanziali.

In linea generale, negli ultimi anni si è consolidato il peso delle fasce di popolazione più giovani, che hanno sviluppato una significativa propensione a rivolgersi agli istituti di credito per finanziare i propri acquisti e i piani di investimento di lungo periodo, come l’acquisto dell’abitazione.

Al contempo va però sottolineato l’atteggiamento prudente degli under 35 durante questa delicata fase del ciclo economico.
I riflessi negativi sulla continuità reddituale e la maggiore esposizione alle tensioni del mercato del lavoro stanno accrescendo la tendenza a posticipare i progetti di spesa e a ridurre la richiesta di credito nel timore di non essere in grado di ripagare regolarmente le rate dei finanziamenti accesi.

Tra tutte le forme tecniche del credito al dettaglio, l’unico che nel 2020 ha mostrato un trend in crescita relativamente alle richieste è stato il comparto dei mutui, che complessivamente ha fatto registrare una crescita del +2,8%, sostenuta da un vero e proprio boom delle surroghe.
Per quanto riguarda gli under 35 la dinamica registrata è risultata più attenuata, con le richieste dei consumatori di età compresa tra 18 e 24 anni che risulta addirittura negativa, con un -5,4% rispetto all’anno precedente.


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Una spiegazione per questo dato potrebbe essere individuata nella minore incidenza delle surroghe in questa fascia di popolazione considerando la recente stipula dei contratti.
Risulta invece ancora in aumento il numero di richieste nella classe di età tra 25 e 34 anni (+2,4%), che nel complesso viaggia ad un ritmo sostanzialmente speculare rispetto al trend complessivo del comparto.

Sempre sul fronte delle richieste di mutui e surroghe, interessante vedere anche come negli ultimi 5 anni sia cambiato il peso delle fasce di popolazione più giovane sul totale.
Se per gli under 25 il peso è ancora ridotto e soggetto a variazioni marginali, gli italiani di età tra 25 e 34 anni assorbono tradizionalmente circa 1/4 delle richieste complessive.

Nel I trimestre 2021 l’incidenza delle richieste di mutui presentate dalle fasce di popolazione più giovani non cambia in modo sostanziale ma si conferma la crescita progressiva del loro peso.
Nello specifico gli under 25 arrivano a spiegare il 2,5% del totale contro il 26,8% dei richiedenti di età compresa tra 25 e 34 anni.


Fonte: CRIF – 12 aprile 2021