Per il mercato dei mutui sono stati decisivi gli ultimi due anni, con la nuova ribalta della finalità prima casa che ha ridimensionato il fenomeno surroghe.
Nello stesso momento in cui i giovani si trovano le porte spalancate per diventare proprietari di una casa, i valori dei mutui recuperano qualche punto fisiologico dopo aver segnato i livelli minimi della storia.
Ne risentono soprattutto i tassi fissi, con l’Eurirs in leggera rimonta anche a inizio 2022 rispetto ai livelli dello scorso anno: a 10 anni passa dallo 0,17% di dicembre 2021 al 0,39% della rilevazione di gennaio 2022, a 20 anni da 0,38% a 0,60% e a 30 anni da 0,30% a 0,52%.
In pratica i tassi a 30 anni si allineano con quelli di maggio 2021, mentre quelli a 10 e 20 anni si stanno avvicinando ai dati del pre-pandemia.
Inevitabili quindi le ripercussioni sui Tan fissi medi (20 e 30 anni) registrati su MutuiOnline.it: si passa da 1,18% a 1,25%.
Stazionario il tasso variabile medio, che si attesta sullo 0,76% e che ritorna di colpo molto interessante.
Su quest’ultimo punto si nota come nelle rilevazioni di gennaio 2022, rispetto al quarto trimestre 2021, ci sia un leggero aumento delle richieste a tasso variabile sul mix.
La passione degli italiani per la prima casa:
Continua e si consolida nel 2022 il trend che vede l’interesse degli italiani focalizzarsi verso i mutui acquisto prima casa, confermando in buona sostanza i dati dell’ultimo trimestre del 2021.
Il 71,2% delle richieste di mutuo a gennaio 2022, sono state per questa finalità: si pensi che nel primo trimestre 2021 erano il 52,2% del mix (+36,4%).
Ancora più marcato il paragone sugli erogati: infatti, si passa dal 39,4% al 64,2% (+62,9%).
Le motivazioni alla base di questi trend sono riconducibili in primo luogo alla ormai nota norma sui mutui giovani di giugno 2021, in secondo luogo al marcato calo delle richieste di surroga che nel primo trimestre 2021 pesavano il 39,2% del mix, mentre a gennaio 2022 sono il 18,4% del totale del campione.
Durate più lunghe e importi medi più alti:
Molto marcato il confronto con il primo trimestre 2021: le richieste con durate superiori ai 20 anni sono passate dal 47,9% del totale del primo trimestre 2021 al 60,4% del trimestre in corso (+26,1%).
Stesso discorso per gli importi medi richiesti, che continuano a crescere molto: a gennaio l’Osservatorio di MutuiOnline.it ha rilevato il valore massimo dal 2010, con 142.772 euro.
Il trend degli importi medi è molto accentuato anche sulle erogazioni: infatti la media del trimestre appena iniziato è 151.575 euro, in netto aumento rispetto al primo trimestre 2021 (139.245 euro).
I mutui con LTV sopra l’80% hanno ormai un peso sempre più consistente.
Per il terzo trimestre consecutivo, un mutuo richiesto su tre ha LTV sopra l’80% (a gennaio il 34,2% delle richieste), quando a gennaio 2021 erano solo il 18,6% del mix (+84%).
Questo è facilmente riconducibile all’effetto avuto dal decreto del governo Draghi sui giovani, che ha consentito agli under 36 di usufruire delle garanzie statali e richiedere senza problemi mutui versando anticipi molto bassi.
Una richiesta di mutui su due è dai giovani:
Il 2022 si apre in continuità con l’ultimo semestre del 2021 per gli under 36.
I giovani, dai dati aggiornati a gennaio 2022, rappresentano il 45,9% delle richieste di mutuo su MutuiOnline.it.
Ovviamente la finalità più richiesta è l’acquisto prima casa (quasi nove richieste su dieci) e il tipo di tasso più gettonato, in linea con l’osservatorio nazionale, è il fisso (90,5%): due giovani su tre richiedono mutui sopra i 20 anni.
L’importo medio richiesto è da record, di 146.829 euro e più di una richiesta su due ha LTV sopra l’80% (per il terzo trimestre di fila).
Un giovane under 36 su due che richiede un mutuo, guadagna meno di 1.500 euro al mese e quattro richieste su cinque, a gennaio, sono state per mutui Consap.
Mutui con durate sotto i 10 anni per acquistare la seconda casa o ristrutturare: dai dati dell’Osservatorio per brevi durate di MutuiOnline.it si nota come le percentuali delle finalità sul mix siano molto variegate.
Un utente su tre che richiede un mutuo sotto i 10 anni, sceglie le finalità acquisto seconda casa o ristrutturazione.
Trattandosi di brevi durate, è alta la percentuale di richieste per il tasso variabile (14,6% del mix) e gli importi medi richiesti sono notevolmente più bassi rispetto alla media (77.206 euro).
Su quest’ultimo punto, infatti, emerge che le classi di importo sotto i 100.000 euro sono l’84,2% del totale del mix.
Una richiesta su cinque ha LTV inferiore al 30%, mentre una su tre è di aspiranti mutuatari sopra i 56 anni; a completare il quadro i pensionati, che costituiscono il 16,8% delle richieste rilevate su MutuiOnline.it.
Infine, quasi un richiedente su due ha un reddito oltre i 2.000 euro.
Fonte: mutuionline.it – 22 febbraio 2022