MUTUI: 19,5% erogato nelle principali città, dove si concentra circa il 16% del totale degli NPL

Grafico CRIF CRIBIS relativo all'andamento degli NPL nelle grandi città italiane

CRIBIS Credit Management, società del Gruppo CRIF, sulla base del patrimonio informativo del sistema di informazioni creditizie EURISC, ha approfondito il tema della correlazione tra mercato immobiliare, mutui residenziali e rischio di credito, sviluppando un’analisi che si focalizza poi sull’andamento dei crediti non-performing.

Analizzando l’incidenza dei mutui performing e non-performing sul territorio nazionale, si osserva che circa il 19,5% dei mutui viene erogato nelle principali città metropolitane d’Italia e, in queste, si concentra circa il 16% dei mutui non-performing (NPL) totali.

Le città nelle quali si registra una variazione percentuale maggiore di mutui non-performing rispetto alla media nazionale sono Bari, Reggio nell’Emilia, Palermo e Catania, mentre nella città di Bologna si registra un’incidenza inferiore al 50% dei mutui non-performing rispetto alla media nazionale.

Focalizzandosi sul fenomeno legato ai mutui non-performing analizzati nel periodo di riferimento 2017-2023, si è analizzata la distribuzione del Loan To Value.
Questo indicatore misura il rapporto tra il finanziamento concesso o richiesto e il valore del bene che il mutuatario intende porre a garanzia del prestito (il valore immobiliare è ricavato dalla perizia redatta al momento dell’erogazione del finanziamento).
Quello che si evince è che i mutui non performing sono caratterizzati da LTV più elevati (maggiori dell’80%).


Ricordiamo che nel corso del 2023, l’aumento dei tassi di interesse ha determinato una forte contrazione del mercato immobiliare.
Nell’ultimo aggiornamento della Bussola Mutui CRIF – MutuiSupermarket, infatti, emerge la forte correlazione tra credito e andamento delle compravendite immobiliari residenziali, in quanto abbiamo assistito sia a un generale calo delle compravendite (-10,4% nel terzo trimestre 2023), sia dell’erogazione dei mutui (pari al 31%, su base annua).

Nel 2023, il Barometro CRIF ha evidenziato un calo del 17,2% delle richieste di nuovi mutui e surroghe rispetto al 2022.
L’importo medio richiesto è rimasto stabile (+0,1%), con un valore complessivo di 144.659 euro.

Se si considera il solo mese di dicembre, si registra un balzo del +5,0%, che spinge l’importo medio a un ammontare record di 152.550 euro.
A partire dal IV trimestre 2023 si è rilevato un rinnovato interesse per i mutui di surroga a tasso fisso, la cui domanda è molto sensibile all’andamento dei tassi.

La surroga, a gennaio 2024, viene richiesta da privati e famiglie sia per passare da una rata variabile a una rata fissa di minore importo, che per ridurre l’importo della propria rata di importo fisso.


Fonte: CRIF | Sintesi – febbraio 2024