Il report “ROMA REgeneration – Primo Rapporto sulla Capitale del Futuro”, realizzato da Scenari immobiliari e presentato il 20 febbraio scorso, ha cercato di mettere a disposizione del mercato – e dei decisori politici nazionali e locali – uno strumento a supporto dello sviluppo di una strategia unitaria dei possibili interventi di rigenerazione urbana e sviluppo della Capitale.
Passando in rassegna le potenzialità della città, agli occhi degli investitori privati e internazionali, senza tacerne le criticità e cercando di ispirare una visione prospettica proiettata fino al 2050.
Secondo un’indagine condotta da Scenari immobiliari (Istituto indipendente di studi e ricerche, fondato nel 1990), Roma risulterebbe essere oggi più competitiva di Madrid, Londra e Lisbona e seconda solo a Parigi.
Mentre nel 2021 la Capitale era invece al quarto posto, dopo Londra, Parigi e Madrid, mentre ora la tendenza sembrerebbe essere nettamente invertita.
Esperti del settore come investitori, fund manager, sviluppatori, società immobiliari, istituti di credito, broker e consulenti considererebbero, inoltre, la Capitale più attrattiva delle altre città europee per quanto riguarda gli investimenti.
Secondo la stessa indagine, Roma verrebbe considerata una città con un «solido contesto socio-economico», grazie alla componente demografica composta da domiciliati che spostano la residenza, pendolari, studenti fuori sede e city users.
A lutto questo si sommano settori particolarmente dinamici e rappresentativi, come quello del turismo.
Inoltre, la Capitale si starebbe sempre più imponendo come meta preferita per gli investitori specializzati nel settore alberghiero, soprattutto di lusso.
A Roma, secondo lo studio, i processi di rigenerazione urbana potrebbero interessare 11 kmq di superficie territoriale, da oggi al 2050, recuperando a usi più attuali oltre quattro milioni di metri quadrati di immobili.
Il valore aggiunto, che la rigenerazione urbana porterebbe al mercato immobiliare (e quindi al valore della città), è quantificabile in 22 miliardi di euro e in ulteriori 40 miliardi di euro di impatto sociale ed economico per i cittadini.
A questi volumi si potrà aggiungere, sulla base della piena attuazione delle previsioni urbanistiche vigenti, la trasformazione di 96 kmq di territorio, con lo sviluppo di 15 milioni di mq di nuove superfici, 58 miliardi di euro di valore immobiliare e 104 miliardi di euro di valore per i cittadini.
Ma lavorare sulla rigenerazione e trasformazione non è solo questione di “mattoni”, bensì l’opportunità di rendere la città più vivibile migliorandone i servizi.
Elementi su cui dovrebbero lavorare i decisori politici interessati.
Fonte: Scenari-immobiliari.it – 21 febbraio 2024