Box auto: si può usufruire dell’agevolazione per l’acquisto, se diventa pertinenza dell’abitazione del familiare convivente?

Immagine che mostra alcuni punti interrogativi, per il quesito relativo alla possibilità di detrazione della spesa di acquisto del box auto destinato ad essere pertinenza dell’abitazione del familiare convivente

Quale coniuge convivente, vorrei acquistare un’autorimessa di nuova costruzione che sarà pertinenziale all’abitazione in cui vivo di proprietà di mia moglie. Posso usufruire della detrazione, provvedendo al pagamento con bonifico bancario della fattura a me intestata?

L’articolo 16-bis del Tuir (comma 1, lettera d) comprende tra gli interventi ammessi a fruire della detrazione per il recupero del patrimonio edilizio quelli relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.

Tale detrazione prevede un limite massimo di 96.000 euro sul quale calcolare la detrazione del 50%, fino al 31 dicembre 2024, da ripartirsi in 10 quote annuali di pari importo sia nell’anno in cui è stata sostenuta la spesa che in quelli successivi.
In particolare, l’agevolazione viene riconosciuta:

  • per gli interventi (di nuova costruzione) effettuati per realizzare parcheggi (autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune), purché esista o venga creato un vincolo di pertinenzialità con un’unità immobiliare abitativa;
  • per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali già realizzati dall’impresa costruttrice, per le sole spese imputabili alla realizzazione e a condizione che le stesse siano comprovate da apposita attestazione rilasciata dal venditore.

Come precisato dall’Agenzia delle entrate, in merito agli adempimenti da osservare per avere diritto all’agevolazione per l’acquisto di un box auto, il bonifico deve essere eseguito, in linea generale, dal proprietario o dal titolare del diritto reale dell’unità abitativa sulla quale è stato costituito il vincolo pertinenziale con il box.

Tuttavia, fermo restando il vincolo pertinenziale, che deve risultare dall’atto di acquisto, la detrazione può essere riconosciuta anche al familiare convivente che ha effettivamente sostenuto la spesa.
In tal caso, è necessario che nella fattura sia attestato che le spese agevolabili sono dallo stesso sostenute ed effettivamente rimaste a suo carico (circolare n. 11/2014, risposta 4.6).


Fonte: Agenzia Delle Entrate – 8 maggio 2024